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Omicidio nel circoletto a Napoli, ipotesi dell’intimidazione andata male

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Chi ha sparato contro Antonio Esposito due giorni fa in un circolo ricreativo di via Carbonara voleva solo intimidirlo. Questa la prima importante novità emersa sul fronte investigativo per cercare di ricostruire il movente dietro la morte del 34enne di Vico Lepre soprannominato ‘o cines. L’uomo, che non ha legami con la criminalità organizzata della zona, ma ha precedenti per associazione finalizzata alle rapine di orologi di lusso, sarebbe dunque stato colpito a mo’ di intimidazione, colpo che invece gli avrebbe perforato la milza causando un’emorragia interna che l’ha portato poi alla morte.

Lo dimostrerebbero due fattori: un solo colpo esploso dal basso verso l’alto e il fatto che, in tutti i casi di omicidio, solitamente i killer per assicurarsi la morte dell’obiettivo scaricano l’intero caricatore. Ciò avallerebbe l’ipotesi che ‘o cines potrebbe aver pagato con uno la vita uno sgarro negli ambienti della mal del quartiere ed essere così finito nel mirino di chi è davvero inquadrato in qualche clan. Sull’omicidio indagano i carabinieri della compagnia Stella che stanno vagliando anche alcune telecamere della zona per ricostruire il percorso seguito dai killer negli attimi successivi all’agguato.

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