Omicidio del boss Pasquale Tortora ‘o stagnar ad Acerra. Arrivano le condanne per i ras indicati come gli organizzatori del delitto avvenuto nel maggio 2020. La decisione è stata presa dalla Corte d’Assise d’Appello di Napoli che ha condannato Ferdinando Rago a 23 anni e quattro mesi di reclusione riformando la sentenza di primo grado che aveva condannato Rago, unico del gruppo a non pentirsi, a 28 anni di carcere. Rago dunque ha evitato il carcere a vita.
I mandanti e gli organizzatori dell’omicidio Tortora
Fondamentali per tale riduzione le argomentazioni avanzate dai legali del 43enne di Melito (conosciuto negli ambienti criminali con il soprannome di ‘o falegname), gli avvocati Luigi Senese e Lucia Boscaino (dello studio legale Senese).
Tra gli altri condannati figurano Cosimo Nicolì a 12 anni e sei mesi, Giancarlo Avventurato a 23 anni e Bruno Avvenurato a 13 anni e sei mesi. Secondo l’Antimafia i fratelli Avventurato e ‘Mino’ Nicoli sarebbero i mandanti, gli ideatori e gli organizzatori dell’agguato portato a termine poi dal pentito Alessio Galdiero e da Angelo Di Palma.
Il ruolo del melitese
Il melitese, invece, su incarico dello stesso Mino avrebbe reclutato i killer e si sarebbe occupato del loro sostentamento, oltre a recarsi nella base logistica del corso della Resistenza ad Acerra ed effettuare i sopralluoghi propedeutici all’esecuzione del delitto. L’omicidio di Pasquale ‘o stagnaro sarebbe nato in maniera particolare, stando al racconto del pentito qualianese, come una ‘offerta’ di Mino agli Avventurato di vendicare la morte del fratello Giuseppe, ammazzato ad Acerra a dicembre 2019.
