Circa 70 chilometri è durato il terribile sequestro dei figli, Cosimo e Antonia Natalia, da parte di Salvatore Ocone, iniziato dopo aver ucciso nel suo letto la moglie Elisa Polcino. Ieri sera è stato bloccato e arrestato dai carabinieri a Ferrazzano in provincia di Campobasso.
Sulle modalità del femminicidio indagano i carabinieri del comando provinciale di Benevento, guidati da Enrico Calandro, e coordinati dal pm Chiara Maria Marcaccio e dal Procuratore di Benevento, Gianfranco Scarfò. In casa Salvatore ha colpito con una pietra, probabilmente presa in giardino, la moglie mentre dormiva.
È stata operata e ora è monitorata in terapia intensiva al Neuromed di Pozzilli, in provincia di Isernia, Antonia Natalia trovata in fin di vita nell’auto del padre, l’uomo arrestato per aver ucciso la moglie e il figlio 15enne. L’intervento chirurgico, eseguito durante la notte dall’equipe di neurochirurgia dell’Ircc per un grave trauma cranico, è durato diverse ore, come rende noto la direzione sanitaria del Neuromed, e la prognosi è riservata. Il prossimo bollettino medico arriverà in tarda mattinata.
Le crisi di Salvatore Ocone
“Eravamo pronti a festeggiarli – sono le parole del parroco, don Cosimo Iadanza riporta da Leggo -, il prossimo 19 ottobre avrebbero raggiunto i 25 anni di matrimonio. Nulla lasciava presagire il peggio. Salvatore è un lavoratore, anche se in passato aveva sofferto di una depressione da cui era guarito”. “Un giorno si spogliò davanti alla chiesa – racconta un conoscente – quel gesto suscitò scalpore e Salvatore fini sotto cura”.
Dramma di Paupisi, Salvatore Ocone ha ammesso l’omicidio della moglie e del figlio