Le statistiche delle associazioni animaliste documentano un aumento del 70% circa sull’abbandono di cani e gatti. Gli abbandoni hanno infatti visto un picco di crescita rispetto allo stesso periodo del 2022.
Picco di abbandoni post Covid
Durante la pandemia e la quarantena Covid molte famiglie hanno deciso di adottare un animale da compagnia. Principalmente cani o gatti ma questo picco di adozioni stride con l’aumento di abbandoni. Pare non sia un caso che l’aumento degli abbandoni coincida proprio con la fine del lockdown e della “crisi” covid.
Melina Vitale, fondatrice del Rifugio La Fenice Adla onlus, a Ponticelli spiega: “Ora
che le persone possono ritornare a programmare vacanze e viaggi, anche oltre oceano, i loro cani sono tornati ad essere degli oggetti che rappresentano solo un intralcio“. “La media di salvataggi che recuperiamo in questo periodo è di dieci cani a settimana” continua Melina. “La frequenza degli abbandoni è cresciuta in una maniera drammatica, raggiungendo circa il 70% di casi in più rispetto all’anno scorso e non si tratta di randagismo ma di cani padronali, spesso di razza, abbandonati in strada“.
L’appello dei volontari
“L’aumento dei casi di abbandono, quindi, è più che raddoppiato rispetto all’anno scorso e, in molti casi, si tratta di adozioni avvenute durante la pandemia finché faceva comodo avere il cane per compagnia o da portare a passeggio” aggiunge Luigi Cerciello che, insieme ai volontari dell’associazione ‘Le code d’oro‘ ha registrato un’impennata di
abbandoni che sfiora il 70% in più dell’anno scorso.
Melina racconta di un salvataggio che l’ha particolarmente toccata: “Lo scorso sabato con il salvataggio di 6 cani abbandonati, un’intera cucciolata lasciata all’esterno del Rifugio“. A preoccupare non è solo l’abbandono ma anche “le rinunce dei padroni che, senza vere motivazioni ma solo per comodità, restituiscono i cani adottati ai rifugi“.
“Chiediamo di segnalare alle associazioni tutti gli episodi di abbandono e, in particolare, basta anche un dettaglio delle scene a cui si assiste, come il colore dell’auto che scappa via dopo aver lasciato il cane in strada, perché farlo è un reato e noi non smetteremo mai di
denunciare” dice Luigi che lavora in sinergia con l’amministrazione comunale di Somma Vesuviana.