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venerdì, Aprile 19, 2024
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Sfollati ospitati nella Polisportiva Sant’Antimo, La società: «Il Comune non ha cacciato un euro, vi spieghiamo come stanno le cose»

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La società Polisportiva ha richiesto (a maggio 2018, allorché le ordinanze comunali di rilascio risultavano sospese dal TAR) ed ottenuto dal Tribunale di Napoli Nord un accertamento tecnico preventivo finalizzato alla descrizione dello stato dei luoghi ed alla redazione del verbale di consistenza, operazioni da espletare necessariamente prima di un eventuale rilascio. Questo perché, come più volte da noi rappresentato e come affermato dal Tribunale di Napoli Nord, le operazioni di rilascio potrebbero intralciare e pregiudicare il prosieguo delle operazioni peritali la cui scadenza è comunque fissata a breve, entro fine dicembre 2018
Per le perizie in questione il Tribunale ha nominato tre periti mentre il Comune risulta costituito nell’ambito di tale procedimento con tre periti oltre ad un legale.
Va precisato inoltre che ad oggi risultano essere sub iudice e quindi in attesa di emissione di sentenza una serie di giudizi dal cui esito dipendono gli effetti di tutti gli atti sui quali si fonda la procedura di rilascio.
Allo stato pende anche un ricorso al Tar per la sospensione della ordinanza di rilascio emessa da parte del Comune e sulla base della quale l’Ente ha comunque avviato le procedure di rilascio coattivo.
Quanto alle attività in essere, va precisato che nella struttura alberghiera del Centro sportivo risultano ospitate da circa un anno diverse famiglie sfollate, presenza, questa, ottenuta attraverso una serie di ordinanze sindacali contingibili e urgenti la cui legittimità è attualmente al vaglio della giustizia.
Tale ospitalità vede tutte le spese integralmente anticipate da parte della Società poiché, ad oggi, il Comune non ha corrisposto alcun corrispettivo per le spese di vitto ed alloggio.
Relativamente alle attività sportive, avendo il Comune sostenuto che il pubblico servizio erogato da parte della Polisportiva non rientrerebbe tra i cosiddetti servizi essenziali, ha deliberatamente voluto opporsi alla possibilità, prevista e suggerita dalla legge, di consentire la prosecuzione delle attività sportive stesse mediante la nomina di un commissario straordinario ex art. 32 DL n. 90/2014.
Pertanto, ragioni di opportunità e di tutela del corretto espletamento dell’iter giudiziario in corso giustizia imporrebbero il differimento del rilascio della strutture all’esito delle operazioni prodromiche al rilascio ed alla collocazione degli sfollati in alloggi adeguati a garantire una decorosa permanenza.
La preoccupazione della Società è che, in violazione delle garanzie procedimentali, il ricorso alla forza e la scelta di non voler attendere le decisioni della magistratura pur di entrare in possesso della struttura nel più breve tempo possibile, rischia di procurare ulteriori e più ingenti danni alla società ed alla collettività.

COMUNICATO STAMPA

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