Scappare senza pagare il conto del pranzo di nozze e farla franca. Potrebbe essere riassunta così la storia che ha avuto come protagonista un 47enne del Frusinate ed i titolari di un ristorante della zona. I fatti risalgono a quasi un anno fa quando il 47enne, che si era trasferito in Germania, decise di tornare dalle sue parti per la cerimonia di nozze. Rito civile e poi un banchetto a base di pesce e musica dal vivo in presenza di un’ottantina di invitati. Arrivato alla fine della ceriminia però lo sposo chiede ai titolari di poter saldare il conto (8100 euro) il giorno seguente per poi non presentarsi all’appuntamento.
Via senza pagare pranzo di nozze, “Ci vediamo domani”
Solo dopo diversi solleciti versava 1.750 euro e poi ancora 1.500 euro. Restavano ancora insoluti 4.850 euro ma dalla metà di settembre, i titolari della struttura non riuscendo più a mettersi in contatto con il novello sposo, nel frattempo rientrato in Germania, decidono di presentare un esposto-querela.
Il Pm ha archiviato il caso
Ad ottobre però il 47enne si rifà vivo e invia un bonifico di 3.300 euro per un totale versato pari a 6.550 euro, 1.500 euro in meno rispetto a quanto pattuito. Cifra che i titolari del ristorante sono destinati a dover dire addio visto che il procuratore ha archiviato il caso, non ravvisando elementi che possano far contestare un tentativo di truffa o comunque di raggiro.
«D’altro lato – scrive il magistrato – non appare neppure raggiunta, né risulta altrimenti acquisibile la prova del dolo iniziale della truffa lamentata dai ristoratori, in quanto l’indagato, a fronte di un debito di 8100 euro, ha comunque corrisposto complessivamente la somma di 6550 euro, di cui 3300 euro a mezzo bonifico bancario successivamente alla presentazione della querela. Ciò che risulta piuttosto è una controversia di natura civilistica ed è pertanto presso le competenti sedi che la stessa potrà eventualmente trovare composizione».
