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sabato, Aprile 20, 2024
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Prezzi folli della benzina a Napoli, sono 10 i distributori più economici

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Aumenti folli della benzina a Napoli, sono 10 i distributori più economici. Già dall’inizio del 2022 che il prezzo del carburante sale in maniera esponenziale. A Napoli è possibile infatti trovare almeno dieci distributori che riescono, secondo i dati di marzo 2022 raccolti dall’Osservaprezzi del Mise, a restare sotto questa soglia.

I DISTRIBUTORI DI BENZINA PIU’ ECONONOCI

1,999 euro al litro è il costo della benzina venduta da tre distributori nel capoluogo campano. Il punto Esso di corso Arnaldo Lucci e il distributore E-oil di via Nazionale delle Puglie 220. Leggermente più vantaggiosa è un’altra stazione di servizio del marchio Esso: quella collocata in via Mariano Semmola 26, che vende benzina al prezzo di 1,989 euro al litro.

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Il distributore Q8 di via Diocleziano 33 fissa il prezzo della sua benzina a 1,979 euro al litro, mentre il distributore di Francesco Accardo – marchio Esso – di via Provinciale delle Brecce 132 resta su 1,966. Avvicinandoci al “podio” si scende man mano sotto quota 1,950: il distributore Tiber Pianura di corso Duca d’Aosta 25 eroga infatti benzina al prezzo di 1,949. 1,919 è invece il prezzo del carburante venduto dal punto vendita Eni di Gi.Sa. s.n.c. di via dell’Epomeo 320.

Terzo posto di questa speciale classifica per il distributore di Loredana Bruno, situato in via Altamura 1 dove la benzina costa 1,899 euro al litro. Medaglia d’argento per l’8335 di viale Maddalena Umberto, il cui carburante costa 1,839 al litro. Come per febbraio, a mantenere i prezzi più vantaggiosi a Napoli nel mese di marzo 2022 è la pompa bianca AB carburanti di via Cilea, con 1,592.

“Benzina, pasta e pane aumenteranno ancora”, l’allerta di De Luca sugli effetti della guerra

“Benzina, pasta e pane aumenteranno ancora”, l’allerta di Vincenzo De Luca sugli effetti della guerra in Ucraina. Nella consueta diretta del venerdì pomeriggio il presidente della Campania ha affrontato vari temi di attualità come l’accoglienza dei profughi dall’Ucraina, il coronavirus e la situazione sanitaria regionale.

BENZINA, PASTA E PASTA

“Le conseguenze della guerra riguarda la benzina che è arrivata oltre 2 euro a litro. C’è un problema energetico che tocca famiglie e imprese. Le sanzioni si scaricano anche su di noi. Ci sono problemi per i trasportatori su gomma, mezzi privati e  pescherecci. La Russia ha bloccato l’esportazione di grano e mais fino ad agosto. Non avere argilla ucraina significa non averne per pelli, scarpe, borse. Una situazione di guerra e il mantenimento delle sanzioni, oggi necessarie, se si prolungano cominceranno a mordere sulla nostra carne”, dice De Luca

Dopo l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, come previsto, la guerra sta andando verso un crescendo di aggressività. Putin si trova in un vicolo cielo perché ha sottovalutato la resistenza ucraina e il loro livello di armamento. Penso si vada verso uno scenario vietnamita, cioè guerriglia e penalizzazione dei civili. La priorità è il cessate il fuoco ma non ci sono margini per avere una trattativa diplomatica breve. L’invasione russa punta ad occupare la fascia meridionale e alcune delle città principali come Kiev, dopo si aprirà alle trattative. – spiega De Luca – L’obiettivo dell’Europa deve essere la pace ma bisogna trovare un punto di equilibrio. Dobbiamo usare le sanzioni contro la Russia come merce di scambio per trovare un compromesso”

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