26.3 C
Napoli
mercoledì, Giugno 26, 2024
PUBBLICITÀ

Pugno in faccia e minacce, l’ombra del clan Licciardi dietro la raccolta delle ossa nelle macellerie di Secondigliano e Casavatore

PUBBLICITÀ

Tra i soggetti indagati nell’inchiesta su politica, camorra e cemento nell’area a Nord di Napoli c’è anche la boss in gonnella Maria Licciardi. L’accusa è quella di minacce ed estorsione nei confronti di un dipendente della società che si occupava di raccolta di ossa di animali presso le macellerie del rione Berlingieri e del Parco Acacie. La vittima fu colpita con un pugno e fu minacciato, insieme ad un altro soggetto che era bordo del furgone.  Durante il giro di raccolta delle ossa presso alcune macellerie di Secondigliano e Casavatore, era stato avvicinato da alcuni sconosciuti che lo avevano minacciato intimandogli di allontanarsi dal posto e di riferire al suo “masto” che avrebbe dovuto parlare con i “compagni”’.

Le intercettazioni

“DE ROSA Alessio: Bello e buono, un ‘altra volta, lui e un altro ancora… “Allora non l’hai capito? Te ne devi andare da qua in mezzo…. Ti sparo a te e a questo che tieni a fianco, digli al tuo mast cheparla con i “compagni””. Ho detto, va bene, ho detto io…. Ha detto: “No, ha detto, adesso adesso ve ne dovete andare…E mi ha tirato un altro cazzotto sempre nel camion…. Ho detto, va bene, non tipreoccupare, ho detto io, nonfa niente, finisce là. E me ne sono andato. Mi sono venuti appresso fin sopra alla rotonda dove sta ….ine… i binari”.

PUBBLICITÀ

Anche Luigi Vitiello (imprenditore di Giugliano finito ai domiciliari) aveva investito in questo business. Quindi si interessò di capire da chi fossero pervenute le minacce. In seguito ad accertamenti si apprese che gli autori delle minacce avvenute presso il rione Berlingieri ed il parco Acacie erano soggetti legati a “Maria A ’ scign’”’, ovvero Maria Licciardi. 

Per risolvere la questione Antonio Mangia, suo socio nella società di business di macellazione carne, si incontrò con Vitiello e parlarono dell’incontro che avrebbero dovuto avere con Maria Licciardi.

VITIELLO Luigi: “Sei andato da Maria?”

MANGIA Antonio: no, non sono andato, ho portato l’ambasciata a Maurizio e lui l’ha chiamava. Perché?

VITIELLO Luigi: a Maria devi dire: “Maria, io sono il cugino di Gigino VITIELLO,,, di Giugliano”.

MANGIA Antonio: davvero?

VITIELLO Luigi: è proprio sorella a me, adesso la vidi… la vecchiarella.

MANGIA Antonio: davvero fai?

VITIELLO Luigi: la vecchiarella a me mi vuole bene assai.

MANGIA Antonio: davvero fai?

VITIELLO Luigi: sì.

MANGIA Antonio: Ehee, vogliono il “pizzo il “regalo”. Io non voglio fare regali a nessuno, per prendere quattro ossa da terra, a chi devo regalare?

VITIELLO Luigi: E tu diglielo, devi dire: “Senti, io faccio quattro ossa, io sono il cugino di Gigino, adesso vi siete visti pure, ha detto Gigino, che dobbiamo fare?” grazie al quale, a suo dire, avrebbe evitato di pagare l’estorsione: “Quella, vedi che ti dice: “Stai con Gigino? E allora non ti preoccupare”.

I magistrati poi non hanno accertato se Mangia abbia effettivamente incontrato Maria Liccardi per chiedere dì essere esonerato dal pagamento del pizzo (confidando anche sull’appoggio di VITIELLO Luigi) e se la LICCIARDI abbia rivendicato la titolarità della richiesta estorsiva.

PUBBLICITÀ
PUBBLICITÀ

RESTA AGGIORNATO, VISITA IL NOSTRO SITO INTERNAPOLI.IT O SEGUICI SULLA NOSTRA PAGINA FACEBOOK.

PUBBLICITÀ

Ultime Notizie

Di Lorenzo resta a Napoli, spunta il video che vale più di un indizio

A poche ore dalla presentazione ufficiale di Antonio Conte sulla panchina del Napoli, la società di Aurelio De Laurentiis...

Nella stessa categoria

PUBBLICITÀ