E’ rimasto riverso sul balcone di casa, in una pozza di sangue, per 11 ore il corpo senza vita di Teresa Ricciardiello, la donna uccisa ieri mattina in un raptus di follia da Pasquale De Falco, il figlio 37enne che ha fatto fuoco con il fucile del padre prima di barricarsi in casa.
Una giornata di follia vissuta dall’intera comunità qualianese che ha assistito con il fiato sospeso all’interminabile trattativa tra i militari e l’uomo; una giornata che era cominciata come tutte le altre: Teresa, come faceva spesso, era uscita di casa di buon mattino per andare a fare la spesa. La donna, pur avendo 67 anni, aveva una vita molto attiva: guidava, scendeva quotidianamente e, quando poteva, aiutava la figlia e i nipotini.
Anche ieri mattina, Teresa era scesa per fare degli acquisti, ma al suo ritorno ha trovato la rabbia del figlio. La donna, trovata con le buste della spesa ancora accanto, è stata raggiunta da un colpo tra la nuca e la spalla: un unico colpo – forse due – che le è stato fatale e che l’ha lasciata senza scampo. Secondo quanto evidenziato dai primi rilievi della scientifica, un secondo colpo potrebbe aver colpito Teresa di striscio. Le modalità di sparo del fucile a pallini ha reso difficile accertare se a colpire la donna sia stato un solo colpo o se gli spari siano stati di più. Nel cortile dell’abitazione sono stati trovati frammenti delle cartucce sparsi che hanno colpito persiane e muri.
Ad chiarire definitivamente la dinamica dell’omicidio sarà l’autopsia che il magistrato ha disposto sul corpo della 67enne.
