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giovedì, Aprile 25, 2024
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Racket per conto dei “Casalesi” di Zagaria e Bidognetti, in sei finiscono in manette

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Nella mattinata odierna, in Napoli, Viterbo, Terni e Lanciano (CH), i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Casal di Principe, stanno dando esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal GIP del Tribunale di Napoli su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di 6 indagati responsabili, a vario titolo, di estorsione aggravata dal metodo mafioso e commessa per agevolare il Clan dei Casalesi -fazioni Bidognetti e Zagaria.

L’indagine, condotta dal luglio 2014 al maggio 2015 attraverso attività info-investigativa svolta sul territorio, la raccolta delle dichiarazioni testimoniali delle vittime di estorsione e l’analisi delle dichiarazioni di collaboratori di giustizia, ha consentito di ricostruire ed attribuire ai sei destinatari del provvedimento 15 episodi estorsivi, commessi  dal 2006 al 2013 in danno di 3 imprenditori di Cancello ed Arnone (il proprietario di una ditta di alimentari, il titolare di un ristorante e quello di un supermercato). L’attività investigativa  ha permesso di riscontrare che il controllo delle attività estorsive, sul Comune di Cancello ed Arnone, veniva mantenuto dal Clan senza soluzione di continuità, con un vero e proprio “passaggio di testimone” operato dai vari indagati, referenti della zona, nei rispettivi periodi di detenzione.  Il modus operandi con cui venivano effettuate le estorsioni prevedeva la richiesta in media di somme comprese tra i 500 e i 1500 euro, dovute dagli imprenditori in coincidenza delle festività del Natale, Pasqua e Ferragosto. Nel corso dell’attività sono stati deferiti 7 soggetti per ulteriori 9 episodi estorsivi commessi in danno delle medesime vittime.

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  Gli arrestati sono Tummolo Annibale, 51enne detenuto presso il carcere di Secondigliano, così come Ianuario Biagio, di 41 anni e Giovanni Sciorio, 47enne.

Della Corte Vincenzo, 62 enne, attualmente  detenuto presso la casa circondariale di Terni; Santamaria Antonio, 43enne recluso presso il carcere di Viterbo e Antonio Baldascini, 57enne detenuto presso il carcere di Lanciano. 

 

 

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