Resta ai domiciliari Lucio Musella, ras del clan Esposito di Bagnoli. Questa la decisione presa dal Riesame nei confronti dell’uomo arrestato per una serie di rapine compiute al Nord Italia. Questa la decisione presa dal tribunale del Riesame che ha dunque respinto l’appello proposto dalla Peocura contro la precedente decisione della Cassazione che aveva di fatto chiamato il Riesame ad un nuovo pronunciamento. A spuntarla la linea difensiva del legale di Musella, l’avvocato Giuseppe Perfetto, che ha così evidenziato l’esistenza di gravi problemi di salute di Musella e il fatto che l’uomo, indicato come un esponente di punta della mala flegrea, avesse già beneficiato della misura dei domiciliari. Musella finì in manette per una rapina di un Daytona da 40mila euro ai danni di un imprenditore di Pesaro. Per quel ‘colpo’ finirono in manette oltre al ras anche altri due napoletani, Luca Mattera e Gennaro Gennarelli.
L’attività investigativa che da Pesaro – Borgo Santa Maria – portò i carabinieri sulle tracce di appartenenti a gruppi criminali campani, coinvolti in rapine di orologi di lusso, è nata nell’estate del 2020. Grazie alle argomentazioni del suo legale Musella già nei mesi scorsi aveva ottenuto il beneficio dei domiciliari.
Il pubblico ministero titolare dell’inchiesta aveva così impugnato l’ordinanza con appello al Riesame, che inizialmente aveva dato ragione alla Procura. La Suprema Corte però, chiamata a pronunciarsi, aveva però accolto la linea della difesa chiamando il tribunale della libertà ad un nuovo pronunciamento. E così il Riesame ha stabilito che Musella può rimanere ai domiciliari.
