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martedì, Marzo 19, 2024
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Reddito di cittadinanza, 230mila famiglie napoletane tra i beneficiari

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La cronaca politica italiana è, oramai, satura di riferimenti a piani d’investimento statali oltre a quelli relativi al sostegno dei cosiddetti “nuovi poveri”. Sono tutte quelle famiglie che non raggiungono entrate annue sufficienti per vivere senza l’acqua alla gola. Ma quali sono i parametri che lo Stato italiano utilizza per definire chi rientra in questa fascia di popolazione? La risposta è semplice ed è stata indicata dall’attuale Governo Movimento 5stelle-Lega: il modello ISEE. Cos’è il modello ISEE? Asciugando la definizione, lo si potrebbe definire come uno strumento utilizzato per valutare la situazione economica dei nuclei familiari o dei singoli soggetti. In sostanza, attraverso l’ISEE dichiariamo allo Stato quanto guadagniamo e, di conseguenza, il nostro status sociale. Il Movimento 5stelle ha indicato i dati ISEE degli italiani come parametri fondamentali sui quali si baseranno i riscontri per le idoneità al reddito di cittadinanza.

Il reddito di cittadinanza, secondo i dati ISEE, sarebbe prettamente per le famiglie meridionali

La soglia di idoneità indicata da Luigi Di Maio e i colleghi del Movimento è pari a 9360 euro annui. Quindi, se il reddito di cittadinanza dovesse effettivamente diventare una legge dello Stato, tutti i nuclei familiari o i singoli individui che hanno un ISEE inferiore a quella soglia, risulterebbero idonei a ricevere il contributo/aiuto statale di 780 euro mensili. I pareri, a riguardo, sono a dir poco discordanti. C’è da fare i conti, in Parlamento, e bene. Sostenere una manovra economica del genere, sulla quale migliaia di italiani faranno affidamento non è certo uno scherzo. Anche il minimo errore di calcolo o di semplice valutazione dei rischi o sulla fattibilità, potrebbero causare un catastrofico effetto a catena negativo. Il Sole 24 Ore ha effettuato uno studio sui numeri e ha divulgato alcune percentuali interessanti circa il numero di famiglie che, al momento, risulterebbero idonee. Scontato, purtroppo, che la soglia di povertà riguardi in maggior parte le famiglie del sud Italia.

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Le prime dieci province beneficiarie del reddito di cittadinanza, dunque, sarebbero:
– Crotone (27,9% delle famiglie residenti)
Napoli (20,6%: qui c’è anche il record: 230mila le famiglie beneficiarie)
– Palermo (20,5%)
– Caltanissetta (19,8%)
– Medio Campisano (18,6%)
– Catanzaro (18,4%)
– Catania (18%)
Caserta (17,9%)
– Barletta (17,5%)
– Reggio Calabria (16,9%)
In coda alla classifica (le province più ricche, nda) troviamo:
– Monza e Brianza (5,5%)
– Treviso (5,1%)
– Varese(5,1%)
– Lecco (4,9%)
– Como (4,3%)
– Trento (3,9%)
– Verbano Cusio Ossola (3,5%)
– Belluno (3,3%)
– Sondrio (3,3%)
– Bolzano (2,3%)
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