Aveva scritto su un gruppo social di San Giorgio a Cremano “Addio sangiorgesi, questa sera (martedì) mi ammazzo”, allarmando i concittadini che hanno allertato immediatamente le forze dell’ordine che lo hanno raggiunto e fatto desistere. Sul posto sono giunti gli agenti del commissariato di polizia locale che hanno ascoltato il 40enne, molto conosciuto in città, provando a capire le ragioni che lo avrebbero spinto al folle gesto.
Ascoltando il suo sfogo, i poliziotti hanno scoperto che l’intento dell’uomo era il frutto di un ricatto sessuale, il cosiddetto revenge porn, su cui si sta dibattendo in queste ore in Parlamento. L’uomo, secondo il suo racconto, sarebbe stato adescato in rete da una sedicente 25enne che, dopo conversazioni ai limiti della normale conoscenza, avrebbe chiesto chat sempre più esplicite con tanto di filmati registrati con la web cam. Da qui sarebbe poi scattato l’incubo. Le conversazioni e i video hot sono diventate oggetto di ricatto da parte della 25enne la cui identità adesso è oggetto di indagine da parte della Polizia postale che si è immediatamente messa sulle tracce del ricattatore. “Dammi 1500 euro o le chat e i video diventeranno pubblici”: questa la sostanza del ricatto che avrebbe sconvolto l’uomo fino a spingerlo ad un gesto estremo.
A peggiorare ancora di più la situazione ci sarebbe stato l’intervento di una terza persona. E’ stata la stessa vittima a raccontare che poche ore prima di scrivere lo shoccante messaggio su Facebook “intermediari” si sarebbero appostati sotto la sua abitazione reiterando le minacce già rivoltegli sui social. Sull’accaduto sta ora indagando la Polizia di Stato. Fortunatamente l’uomo ha desistito dai suoi intenti suicidi e ha deciso di agire per vie legali contro i suoi aguzzini.
