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Riciclaggio per il clan Contini, revocati i domiciliari a Di Caprio

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Domiciliari revocati per Massimiliano Di Caprio coinvolto in una inchiesta della Dda sulle attività di riciclaggio del clan Contini servendosi della pizzeria “Dal presidente” di Napoli. A deciderlo è stato il tribunale davanti al quale è in corso il processo che ora vede imputato il 49enne solo per intestazione fittizia di beni. La Cassazione infatti ha escluso l’aggravante mafiosa da tutti i reati che gli vennero inizialmente contestati e sancito anche l’insussistenza delle contestazioni di riciclaggio e autoriciclaggio.

La decisione della Cassazione su Massimiliano Di Caprio

Proprio sulla base di questa decisione si poggia la scelta del Giudice di rimettere in libertà il 49enne (difeso dagli avvocati Fabio Visco e Vittorio Giaquinto) il quale dal 14 maggio 2024, giorno del suo arresto, ha trascorso circa 6 mesi in cella prima di andare ai domiciliari dov’è rimasto fino a qualche giorno fa. “La Cassazione – spiega l’avvocato Visco – ha ritenuto non sussistente, in sostanza, qualsiasi tipo di legame con il clan Contini, come invece inizialmente contestato“.

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Maggio 2024….. mi hanno portato via tutto. Libertà, nome, lavoro, dignità. Oggi esco pulito, nessuna accusa, nessuna macchia…. la verità ha prevalso su tutto, la giustizia mi ha fatto giustizia ed oggi torno, più forte, più vero…. finalmente libero! Ma non si può cancellare tutto, quasi due anni dentro per un errore. Grazie a chi ha creduto in me, alla mia compagna, a mia sorella, ai miei parenti ed amici in special modo alla mia amica/sorella Stefania, che non mi hanno mai abbandonato. Questa storia però non finisce così è appena iniziata!“, scrive il 49enne sui social.

 

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