La corte di Cassazione (prima sezione) ha annullato senza rinvio la sentenza della Corte di Appello di Napoli con la quale era stata confermata la condanna in primo grado a sette anni di reclusione dell’imprenditore Giuseppe Carandente Tartaglia per il reato di concorso esterno in associazione mafioso. Inizialmente la procura antimafia partenopea contestava all’imprenditore la partecipazione diretta al clan Zagaria.
L’ipotesi di reato venne contestata all’imprenditore nell’ambito delle indagini della Dda sulle infiltrazioni della criminalità organizzata (in particolare del clan di Michele e Pasquale Zagaria) nella realizzazione della discarica di Chiaiano. L’imprenditore è stato difeso in tutti i gradi di giudizio dal professore Alfonso Furgiuele e dall’avvocato Luca Bancale.


