Lo scrittore e giornalista Roberto Saviano è intervenuto sul crollo alla Vela Celeste di Scampia. L’autore ha commentato la vicenda richiamando l’attenzione su quanto si trattasse di una tragedia annunciata.
Il crollo della Vela Celeste
L’altro ieri, lunedì 22 luglio, il cedimento di un ballatoio di collegamento nella Vela Celeste, insediamento popolare del quartiere di Napoli, ha provocato due morti e 13 feriti. Il crollo verificatosi al terzo piano ha coinvolto nella caduta anche i ballatoi del secondo e del primo piano. I vigili del fuoco, dopo aver scavato tra le macerie, hanno completato l’evacuazione dei piani alti mentre sono in corso le verifiche di stabilità nella parte coinvolta dell’edificio. Le vittime del crollo sono Roberto Abbruzzo e Margherita Della Ragione. Roberto Abbruzzo, 29 anni, è morto sul colpo: macellaio della zona, lascia una figlia di circa 2 anni. Margherita Della Ragione, 35 anni, è morta in nottata in ospedale per un arresto cardiocircolatorio sopraggiunto a causa dei gravi traumi riportati.
Il post di Roberto Saviano
Sul drammatico crollo alla Vela Celeste di Scampia, con due vittime e 12 feriti, è intervenuto sul proprio profilo Instagram l’autore di “Gomorra” Roberto Saviano. “La domanda non è come mai sia collassato un ballatoio della Vela Celeste, ma come mai sia accaduto soltanto adesso. E come mai non venga giù tutto, visto lo stato di totale abbandono della struttura”.
Commenta poi quanto il decreto Caivano abbia trattato come fosse criminalità il disagio sociale, la marginalizzazione, la mancanza di infrastrutture, la povertà educativa oltre che la povertà economica. Aggiunge poi che il Governo, con il decreto Caivano, ritiene che chi appartiene a quella terra non forma altro che una grande Gomorra, e la rinascita e il conseguente riscatto non sono mai interessati realmente a nessuno. “Io, a 26 anni, a portare attenzione e luce su un quartiere devastato ci ho provato e ho avuto la vita rovinata. Voi, esattamente, cosa avete fatto?”, conclude Saviano sul suo post.