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giovedì, Aprile 18, 2024
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S. Antimo. La storia della famiglia Beneduce scuote la politica: “Disabili mortificati”

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Convivere con un handicap é sempre difficile ma in alcune realtà diventa impossibile.
La storia di Paolo Beneduce e di suo figlio Umberto, ha riacceso le polemiche sui lavori che si stanno realizzando al corso Unione Sovietica.
Già nei mesi scorsi si è assistito ad un rimpallo di responsabilità fra la precedente amministrazione e quella attuale sulle scelte progettuali e sulla realizzazione. Ed ora che i lavori sono finalmente in dirittura di arrivo, ecco che si riaccendono gli animi per quanto accaduto a questa famiglia santantimese.

Domenica scorsa, dopo mesi di “segregazione forzata” per l’impossibilità di utilizzare la carrozzina necessaria per gli spostamenti del giovane Umberto, la famiglia Beneduce, considerato che i lavori per strada sono sostanzialmente terminati, decide di uscire per una passeggiatina.
Purtroppo le sorprese sono amare e dover constatare che gli scivoli di accesso ai marciapiedi sono impraticabili, è stata una vera doccia fredda.
Paolo, si è visto costretto a sollevare letteralmente la carrozzina ed il figlio per poter scendere dal marciapiede, visto che lo scivolo era irraggiungibile per la presenza di un palo della pubblica illuminazione e di alcuni paletti di delimitazione di proprietà private.
A rendere tragica questa già triste situazione è stata la verifica di Paolo che anche tutti gli altri scivoli si trovavano in questa situazione ed il tutto era aggravato dalla inciviltà di alcuni automobilisti che per poco non investivano anche la malcapitata famiglia.
Dopo l’increscioso episodio, Paolo ha voluto denunciare l’accaduto sui social e la solidarietà dei cittadini è stata immediata.
Tra i primi a solidarizzare, la consigliera comunale Ivana Tarantino che a gran voce, richiede la rimozione delle barriere esistenti.
“E’ impensabile limitare la libertà delle persone, limitandogli il diritto alla mobilità”.
Il sindaco Russo, interpellato sulla questione, ha preso atto della denuncia ed ha interessato l’ufficio tecnico diretto dall’ing. Valentino.
Il dirigente ha chiarito preventivamente che spesso queste interferenze sono dovute alle delimitazioni di aree private.
“Laddove ci sono di queste interferenze, dovute alle delimitazioni private, bisogna procedere con l’esproprio di parte delle aree”
Il primo cittadino, ha quindi replicato che per attivare procedure complesse ma possibili, è necessario che gli interessati producano una dettagliata istanza.
Russo, si è detto fiducioso anche per la problematica del controllo del territorio, in ragione dell’imminente concorso per la assunzione di sei nuovi agenti di polizia locale.
Al battagliero  Paolo, desideroso di poter vivere la città insieme al figlio, non resta che ufficializzare una istanza per segnalare le interferenze esistenti e sperare in una rapida soluzione.

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