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venerdì, Maggio 17, 2024
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Sabato di sangue a Napoli, due minori accoltellati: uno ha solo 13 anni

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Una dinamica tutta da ricostruire. Quella relativa ai due minorenni accoltellati ieri sera a Napoli e su cui stanno indagando la squadra mobile e i carabinieri. Il primo episodio è quello relativo ad un giovanissimo trasportato all’ospedale Vecchio Pellegrini con una ferita all’addome e sottoposto ad un delicato intervento chirurgico. Al momento la prognosi è riservata con gli uomini della Mobile (dirigente Alfredo Fabbrocini) che stanno raccogliendo elementi utili per l’identificazione dei responsabili. L’altro episodio è avvenuto alla Galleria Umberto. Qui i carabinieri del nucleo radiomobile di Napoli sono intervenuti dopo una segnalazione giunta alla centrale operativa: giunti sul posto hanno trovato un 13enne colpito alla gamba destra, probabilmente con un coltello. A sferrare il la coltellata uno sconosciuto, per motivi ancora da chiarire. Il ragazzino è stato portato al Pellegrini in ambulanza ed è stato dimesso con dieci giorni di prognosi. Anche in questo caso sono in corso indagini per chiarire la dinamica.

L’articolo precedente. Incidente a Napoli, ferito il complice di Ugo Russo: in 200 assembrano l’ospedale

L’altro episodio di questi giorni che ha visto come protagonista un giovanissimo è quello relativo all’incidente che ha visto protagonista il giovane che era in compagnia di Ugo Russo quando insieme tentarono la rapina costata poi la vita al ragazzo della Pignasecca. Tutto è iniziato quando il ragazzo, Ferdinando De Crescenzo, ha perso il controllo del mezzo su cui viaggiava impattando contro un marciapiedi. Le condizioni del ragazzo sono apparse subito molto gravi: soccorso e trasportato al Vecchio Pellegrini, le sue condizioni si sono ulteriormente aggravate, rendendo indispensabile il trasferimento presso la Rianimazione dell’Ospedale del Mare. Qui in tanti hanno iniziato ad assembrarsi e a fare pressione sui medici per conoscere le condizioni del giovane. Sul caso è intervenuto anche il parlamentare Francesco Emilio Borrelli:«Anche quando Ugo Russo fu trasportato in condizioni critiche al Pellegrini il nosocomio fu assaltato da amici e parenti. Nulla è cambiato in quell’ambiente fortemente influenzato da una presenza criminale ben radicata, che ha manifestato tutta la sua violenza ancora una volta, minacciando e schiaffeggiando prima gli operatori del 118 intervenuti per soccorrere Ferdinando De Crescenzo e poi i medici che lo hanno preso in carico al Pellegrini. Solo l’intervento massiccio delle forze dell’ordine ha evitato il peggio. Nemmeno il trasferimento all’ospedale del Mare è servito ad allentare la pressione. Anche lì un nutrito gruppo di persone ha continuato a minacciare gli operatori sanitari. Una situazione inaccettabile. Per questa ragione ho chiesto al questore di rafforzare la presenza degli agenti a difesa dell’Ospedale».

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