“Rubò soldi del clan Mallardo, picchiato per vendetta con una mazza da baseball”, ma la vittima smentisce in aula

Tra i retroscena raccontati questa mattina durante la sua deposizione dal pentito del clan Mallardo Filippo Caracallo ce n’è uno fino ad ora rimasto ignoto alla cronaca. Riguarda il presunto pestaggio avvenuto ai danni di Salvatore d’Alterio, imputato nel processo Mog. Secondo Caracallo, “D’Alterio in un momento di difficoltà si sarebbe impossessato dei guadagni derivanti dal business del mercato e, una volta scoperto, sarebbe stato portato in un capannone e picchiato con una mazza da baseball da Patrizio Picardi (non imputato nel processo, ndr). Dopo quest’episodio – ha raccontato Caracallo – D’Alterio fu estromesso dall’affare Mog. Fu chiesto a Micillo di fare da paciere ma non intervenne. Passato del tempo la tensione tra i Picardi e D’Alterio fu ripianata e così torno ad occuparsi del mercato”. Il presunto pestaggio è stato però contestato sia dagli avvocati difensori, i quali hanno chiesto di fare una verifica sulle eventuali cure fatte a D’Alterio in quel periodo sia di chiamare il medico di base dell’epoca a testimoniare per verificare se l’imputato avesse avuto ferite compatibili con pestaggi. A fine processo, inoltre, è stato lo stesso D’Alterio a prendere la parola smentendo di aver subito pestaggi da parte di Picardi.