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giovedì, Aprile 25, 2024
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Sant’Antimo. Chiariello e Italia all’attacco: “Bilancio lacrime e sangue”

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In disaccordo con l’amministrazione di Aurelio Russo in termini di scelte economico/finanziare le minoranze. Corrado Chiariello, coordinatore in consiglio comunale delle forze di centrodestra, contrarie sia al bilancio di previsione che al Documento Unico di Programmazione, accusa: «Quello appena approvato è un bilancio non partecipato ne’ con i cittadini ne’ con l’opposizione e che punta sulla realizzazione di opere pubbliche inutili. Un bilancio per la cui approvazione è stato necessario differire la seduta per ben tre volte e nel quale a nostro avviso sono ravvisabili diverse irregolarità contabili.  Un bilancio che dimentica il sociale, rivolto ad aumentare le spese per lo staff del sindaco e che ha evidenziato la mancanza di dialogo e condivisione di seri obiettivi istituzionali nel rispetto dei ruoli di maggioranza e opposizione». 

Proprio sulle spese della politica, bocciato un emendamento di Chiariello sull’azzeramento «almeno per un anno del costo della politica» che ammonta a quasi 350.000 euro all’anno, con 63.000 euro annuali riguardanti lo staff del primo cittadino Aurelio Russo che presto vedrà l’ingresso di un quarto elemento.  «In altri termini – la chiosa di Chiariello – nel bilancio continuano a mancare nel quale le grandi scelte per la città, continuano a mancare per bilanciare le esigenze di vari fazioni politiche ed esigenze esistenti in maggioranza».

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Spiega così la scelta di astensione al Dup ed opere pubbliche triennali e il voto contrario al bilancio di previsione Giuseppe Italia, capogruppo demA/Agorà. «Noi ci siamo astenuti su piano triennale opere pubbliche e Dup perché all’interno prevedono la programmazione di molte opere che abbiamo proposto noi in campagna elettorale ed alcune sono proprio il mainstream di Agorà da sempre, come la tutela del bosco di capezza mediante la sua trasformazione in un parco urbano». Sul bilancio di previsione 2018, invece, aggiunge Italia «abbiamo votato contro, perché è un bilancio lacrime e sangue, che per via della mancanza di soldi ha visto tagliare ogni servizio ai cittadini, rendendo l’azione amministrativa al minimo. È chiaro a tutti che siamo sul filo del rasoio del predissesto. La maggioranza si è tuttavia impegnata, su mia proposta, a vincolare una parte dei fondi per le programmazione di progettazioni relative all’ufficio tecnico, alla progettazione di un piano di controllo e risoluzione delle problematiche idrogeologiche e del sottosuolo, perché dopo quanto accaduto in via Giannangeli per me è impensabile non provvedervi immediatamente».

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