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venerdì, Aprile 19, 2024
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Sant’Antimo, è bufera dopo le dimissioni del Ragioniere Capo del Comune

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“Si è dimesso il Ragioniere Capo del Comune di Sant’Antimo. E’ il settimo dell’amministrazione Russo che getta la spugna. Senza contare il fuggi fuggi generale un po’ in tutti i settori. C’è qualcosa che non torna”. Lo afferma il consigliere Corrado Chiariello, coordinatore dei consiglieri di opposizione di centrodestra del Comune di Sant’Antimo.

“Parliamo di incarichi fiduciari, di professionisti di assoluta fiducia del sindaco che per qualche ragione che a questo punto va chiarita abbandonano la nave. Forse prima che affondi definitivamente visto che a saltare, oltre a ben sette funzionari, salterà con tutta probabilità anche il Bilancio che dovremmo approvare per il prossimo mese e non credo vi siano più i tempi per farlo”.

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“Se ben sette funzionari gettano la spugna uno dietro l’altro – sottolinea Chiariello – le motivazioni ufficiali, quelle che magari rinviano ad impegni professionali sopraggiunti o a problemi personali o familiari, non reggono. Non reggono affatto”.

“La domanda è semplice: c’è qualcosa che il sindaco Russo pretende da questi funzionari di sua fiducia per cui scappano poi come li inseguisse il diavolo in persona, oppure per tutti e sette sono sopraggiunti problemi personali o incarichi ben più allettanti?, sottolinea Chiariello.

“Chiarisca, chiarisca subito, oppure ci lasci nel legittimo dubbio, ma si dimetta, si levi di torno e restituisca ai cittadini di Sant’Antimo il diritto a farsi amministrare con continuità, serietà, trasparenza e, soprattutto efficienza”, conclude Chiariello.

“Si è dimesso il Ragioniere Capo del Comune di Sant’Antimo. E’ il settimo dell’amministrazione Russo che getta la spugna. Senza contare il fuggi fuggi generale un po’ in tutti i settori. C’è qualcosa che non torna”. Lo afferma il consigliere Corrado Chiariello, coordinatore dei consiglieri di opposizione di centrodestra del Comune di Sant’Antimo.

“Parliamo di incarichi fiduciari, di professionisti di assoluta fiducia del sindaco che per qualche ragione che a questo punto va chiarita abbandonano la nave. Forse prima che affondi definitivamente visto che a saltare, oltre a ben sette funzionari, salterà con tutta probabilità anche il Bilancio che dovremmo approvare per il prossimo mese e non credo vi siano più i tempi per farlo”.

“Se ben sette funzionari gettano la spugna uno dietro l’altro – sottolinea Chiariello – le motivazioni ufficiali, quelle che magari rinviano ad impegni professionali sopraggiunti o a problemi personali o familiari, non reggono. Non reggono affatto”.

“La domanda è semplice: c’è qualcosa che il sindaco Russo pretende da questi funzionari di sua fiducia per cui scappano poi come li inseguisse il diavolo in persona, oppure per tutti e sette sono sopraggiunti problemi personali o incarichi ben più allettanti?, sottolinea Chiariello.

“Chiarisca, chiarisca subito, oppure ci lasci nel legittimo dubbio, ma si dimetta, si levi di torno e restituisca ai cittadini di Sant’Antimo il diritto a farsi amministrare con continuità, serietà, trasparenza e, soprattutto efficienza”, conclude Chiariello.

Le dichiarazioni del sindaco

“Non sono solito entrare nelle motivazioni di atti gravi, come quello delle dimissioni, se vengono richiamate giustificazioni personali.

Atteggiamenti diversi potrebbero far pensare a giudizi sulla persona, oppure ai soliti intenti di sciacallaggio.

Certo, la grave situazione finanziaria lasciata dall’amministrazione di Chiariello, che ha “dimenticato” di pagare negli ultimi 10 anni: ENEL, SAPNA, ACQUACAMPANIA, espropri ai danni del Comune di NAPOLI, e di riscuotere i canoni della Polisportiva, anzi garantendole una fidejussione per un mutuo che ora dovranno pagare i cittadini di Sant’Antimo, per un totale di quasi 20 milioni di euro, farebbe tremare le vene ai polsi di qualunque professionista.

Per quanto riguarda CITE, questa Amministrazione ha avuto il coraggio di avviare la rescissione contrattuale che sarà esecutiva dal 4 Marzo. Come potrebbero essere queste le motivazioni delle dimissioni?

Siamo alle solite farneticazioni di un consigliere che ogni giorno deve trovare le motivazioni per richiedere le dimissioni del Sindaco.

Ne ammiro la costanza, fin da quando contestò il risultato elettorale, chiedendo il riconteggio delle schede ed uscendone scornato e gravato delle spese.

Certo, se quelle 381 schede sequestrate durante le elezioni ad un suo candidato, avessero potuto votare…”.

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