L’incontro tra Giovanni Manna, Antonio Conte e Mario Giuffredi, per discutere del destino di Giovanni Di Lorenzo, si è concluso con 2 certezze, che si sa in tempi di calciomercato lasciano il tempo che trovano.
La prima riguarda l’agente che, in modo pacato ed educato, ha riferito che avrebbe raccontato gli esiti della chiacchierata al terzino della Nazionale, facendo intendere però che difficilmente cambierà idea. La seconda riguarda il tecnico salentino che non ha alcuna intenzione di rafforzare una diretta concorrente ed in particolar modo la Juventus, dove Di Lorenzo riabbraccerebbe Cristiano Giuntoli, che a fari spenti segue l’evoluzione della storia.
Antonio Conte continuerà, dunque, a fare le barricate e probabilmente a cercare un contatto diretto con il capitano e soltanto dopo aver sentito dalla sua bocca la volontà di cambiare aria si arrenderà.
Un Di Lorenzo al centro del villaggio contiano come la Chiesa
Manco un’offerta da 25 milioni di euro farebbe cambiare idea a Conte, che concederebbe Di Lorenzo alla Vecchia Signora soltanto ad una condizione: lo scambio con Federico Chiesa. Pur non ammettendolo, l’allenatore è certo che, da un eventuale operazione di mercato sull’asse Napoli-Torino, gli azzurri guadagnerebbero acquisendo le prestazioni sportive del figlio d’arte.
Chiesa solletica la fantasia del leccese che lo avrebbe voluto già all’Inter: rispetto a tre anni fa però, l’operazione sembra essere fattibile essendo l’ex Fiorentina in scadenza di contratto e in una fase chiave della carriera. Gli schemi di Antonio Conte esalterebbero l’esterno della Nazionale che ne è consapevole ed ha già fatto sapere di gradire un eventuale trasferimento a Napoli, pur non disdegnando lo sbarco in Premier League.
Nelle prossime settimane se ne saprà certamente di più ed è probabile che tra un impegno e l’altro in Germania, Chiesa e Di Lorenzo possano scambiarsi reciprocamente consigli su Napoli e Torino e forse a fine Europei anche l’armadietto.