Nessun appuntamento concordato tra gli ultras di Roma e Napoli, ma di certo entrambi i gruppi di tifosi sapevano del passaggio dei “rivali” in quel punto di autostrada. Il resto l’hanno fatto, evidentemente, le autorità, che per scongiurare qualsiasi tipo di contatto tra le tifoserie avevano deciso di consentire ai napoletani di fermarsi all’autogrill (lo stesso in cui nel 2017 perse la vita Gabriele Sandri), evidentemente con una discreta libertà di manovra. Intanto i romanisti, a bordo di auto e pulmini, provavano ad entrare nell’area di sosta senza riuscirci. È questa la ricostruzione più credibile secondo alcuni video pubblicati da Open (qui per vederli) e trasmessi al Tg La7.
Dalle parti del Viminale si spiega, dunque, che non c’era alcun accordo tra le tifoserie ma che entrambe sapevano che sarebbero passate a distanza ravvicinata e che sarebbe potuta essere un’opportunità per risanare i conti dopo la morte di Ciro Esposito a Roma, nel 2014. La sosta in autogrill, poi, ha fornito l’occasione perfetta.
In alcuni audio pubblicati da Open, si sente un tifoso del Napoli dire: “Gli agenti ci hanno fatto fermare in autogrill e hanno fatto passare prima i romani, perciò è successo ‘il bordello’. Invece di far partire prima noi che dobbiamo andare a Genova”.
