Un nuovo colpo è stato afflitto agli affari della Nco in Toscana. Stamattina la Direzione Investigativa Antimafia, articolazione del Dipartimento della Pubblica Sicurezza, ha eseguito un provvedimento di confisca emesso dal Tribunale di Santa Maria Capua Vetere e confermato dalla Corte di Appello di Napoli nei confronti di un esponente della camorra radicato nel territorio della Maremma. Il procedimento per l’applicazione della misura di prevenzione patrimoniale, a firma del Direttore della D.I.A, era stato avviato dopo un’attenta analisi delle infiltrazioni della camorra nel grossetano, all’esito delle quali era emersa la figura del proposto legato alla Nuova Camorra Organizzata.
SPROPORZIONE TRA REDDITO E BENI
Le indagini patrimoniali avevano evidenziato a carico dell’uomo una sproporzione tra la sua capacità reddituale manifestata e quella dichiarata al fisco e, per tale motivo, i beni oggetto della confisca nel 2019 erano stati sottoposti a sequestro con decreto del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere – Sezione Misure di Prevenzione.
Il provvedimento ablativo ha interessato una società con sede legale a Grosseto operante nel settore turistico-alberghiero, 3 immobili situati ad Aversa ed alcuni rapporti finanziari per un valore complessivo stimato di circa 300mila euro. I beni confluiranno all’Agenzia Nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei Beni Sequestrati e Confiscati alla criminalità organizzata.