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“Si è preso l’impegno dei subappalti”, il boss Giugliano contro il vicesindaco di Poggiomarino

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Il populismo non è un’arma retorica ad appannaggio della sola classe politica, anzi, è capitato che la stessa strategia sia stata rivoltata contro gli amministratori della res publica. È stato il caso del boss Rosario Giugliano che avrebbe messo gli occhi sull’affare della metanizzazione, ma la mancata aggiudicazione dei subappalti lo avrebbe fatto infuriare. Si trattava di uno dei progetti più importanti per la città di Poggiomarino, infatti, circa 22 mila abitanti erano sprovvisti della rete del gas. Il dettaglio è contenuto nell’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del Tribunale di Napoli su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia.

Le accuse del boss al vicesindaco di Poggiomarino

Nell’aprile 2021 il capoclan, detto Rosario ‘o minorenne, avrebbe sfogato le sue insoddisfazioni con Franco Carillo, imprenditore e figura di raccordo tra la mala e il mondo politico locale. La preoccupazione maggiore veniva, così, indirizzata nei confronti del vicesindaco Luigi Belcuore, politico che Giugliano avrebbe ritenuto inaffidabile poiché avrebbe promesso l’opportunità di affidare in subappalto dei lotti di arterie della metanizzazione a ditte locali. Inoltre il boss sarebbe stato cosciente che l’appalto principale dovesse essere aggiudicato ad una ditta di Caserta.

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Il populismo del boss: “La gente dorme?”

Il mancato impiego dei poggiomarinesi nei lavori pubblici avrebbero generato malcontento sociale e proprio questo sentimento sarebbe stato usato da Giugliano contro i politici: “Questa pantomima che stanno facendo del fatto del gas… Ma ti pensi veramente che la gente dorme? Si è preso l’impegno dei subappalti… dei subappalti sai bene che l’hanno fatto dei prezzi che non ci stanno proprio nel mercato? Questo è un modo come un altro per tagliarci fuori… Mo’ vuoi o non vuoi… Che ha fatto l’accordo con questi di Caserta… Dillo che hai fatto l’accordo con questo, diglielo a quelli che fanno la fatica nel paese… Se succede il bordello. Ho detto il bordello succede per tutti quanti… Che lo sappia il sindaco… Perché domani mattina che cominciano ad incendiare… o a fare bordello sui lavori… non ci fa una bella figura l’amministrazione… Vuol dire che hanno il problema nel paese… Non si pensasse questa banda di signorine di buttare la pietra e nascondere la mano… Luigi Belcuore Si“.

Le misure cautelari

Lunedì 21 ottobre il sindaco Maurizio Falanga e il vice sindaco Belcuore sono finiti agli arresti domiciliari nell’ambito dell’inchiesta della Procura di Napoli per voto di scambio politico-mafioso. Analoga misura cautelare è stata eseguita dai carabinieri di Torre Annunziata nei confronti di Franco Carillo, ritenuto dalla Dda intermediario tra la politica e il boss Giugliano.

Il giorno dopo il prefetto di Napoli, Michele di Bari, ha disposto la loro sospensione dalle cariche di sindaco e di vicesindaco e “nominato commissario prefettizio per la provvisoria gestione dell’ente la dottoressa Gabriella D’Orso, viceprefetto in quiescenza”.

 

 

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Alessandro Caracciolo
Alessandro Caracciolo
Redattore del giornale online Internapoli.it. Iscritto all’albo dei giornalisti pubblicisti dal 2013.