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giovedì, Marzo 28, 2024
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“Sibillo è morto qui” le telecamere Rai sul luogo dell’omicidio. VIDEO

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Ieri sera è andata in onda la trasmissione Prima dell’Alba condotta da Salvo Sottile. Il giornalista, accompagnato dai Falchi di Napoli, si è recato in via Oronzo Costa dove è stato ucciso Emanuele Sibillo. Sottile ha intervistato Nunzia Brancati, vice questore della Polizia di Stato.

IL VIDEO

“Qui si realizzavano le stese: una sventagliata di colpi al cielo o verso la casa di avversario. Si lasciano a terra manti di proiettili di bossoli esplosi: è un modo per affermare la presenza. Sibillo era un giovanissimo boss e ideatore di questo gruppo. Muore durante una delle loro scorribande: arrivavano con i loro motorini e sparavano nelle case dei loro avversari. Il bersaglio ha teso l’agguato, quando loro sono passati gli hanno sparato. Da lì e da altri punti ” ha spiegato Brancati al giornalista proprio sul luogo dell’omicidio.

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LE RICHIESTE D’ERGASTOLO

Chiesto l’ergastolo per quattro ras dei Buonerba. Il fine pena mai è stato chiesto per Gennaro Buonerba, per Antonio Amoroso, per Luigi Criscuolo e per Andrea Manna. Secondo la Procura i quattro hanno agito in qualità di appartenenti al clan Buonerba, il gruppo di via Oronzio Costa che per mesi ha conteso ai Sibillo il controllo di Forcella e della Maddalena. Proprio quella strada, che i Buonerba ribattezzarono il “vicolo della morte”, fu teatro dell’omicidio avvenuto nella notte tra il 29 ed il 30 giugno del 2015 è stato ucciso Emanuele Sibillo.

Il baby boss, insieme al fratello Pasquale (attualmente in carcere) e ad altre due persone, si recò in sella ad uno scooter in via Oronzio Costa per compiere una ‘stesa’, un atto di forza per dimostrare ai Buonerba di poterli aggredire in qualsiasi momento. I Buonerba, però, alla vista dei Sibillo aprirono immediatamente il fuoco, uccidendo Emanuele, che aveva appena 19 anni.

 

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