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mercoledì, Giugno 26, 2024
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Smartphone e microcellulari sequestrati nel carcere di Secondigliano

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Prosegue incessante l’attività del personale appartenente al Corpo di Polizia Penitenziaria in servizio nelle carceri della Campania nelle attività di controllo finalizzate al rinvenimento di sostanze stupefacenti e telefoni cellulari nelle strutture detentive regionali. Nel Centro Penitenziario di Secondigliano che si è registrato un nuovo rinvenimento e sequestro di alcuni telefonini e droga.

“DIFFICILE GARANTIRE LA LEGALITA'”

Raffaele Munno, vicesegretario regionale per la Campania del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE, evidenzia che “gli uomini della Polizia Penitenziaria, coordinati dal Comandante di Reparto, hanno attentamente ispezionato il Centro detentivo rinvenendo diversi quantitativi di hashish, uno smartphone, due microcellulari ed altrettanti carica batterie. È dunque ancora una volta grazie allo scrupolo, all’attenzione ed alla professionalità dei Baschi Azzurri in servizio a Secondigliano che si è stroncata la circolazione illegale di droga e telefonini tra le sbarre, salvaguardando e garantendo la sicurezza interna dell’istituto. Il SAPPE rimarca una volta di più che senza un immediato intervento dell’amministrazione in termini di strumenti operativi di contrasto all’uso di telefonini e di droga sarà sempre più difficile garantire la legalità e la sicurezza all’interno dei penitenziari italiani”.

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“LA BATTAGLIA SILENZIOSA”

Plauso al Comandante di Reparto ed agli uomini del Reparto di Polizia Penitenziaria del Centro Penitenziario di Secondigliano, arriva anche da Donato Capece, segretario generale del SAPPE, che torna a sottolineare come il rinvenimento sia avvenuto: “Grazie all’attenzione, allo scrupolo e alla professionalità di Personale di Polizia. Questo deve far comprendere una volta di più come le attività di intelligence e di controllo del carcere da parte della Polizia Penitenziaria divengono fondamentali. Ogni giorno la Polizia Penitenziaria porta avanti una battaglia silenziosa per evitare che dentro le carceri italiane si diffonda l’illecita introduzione ed il possesso di telefoni cellulari nonché lo spaccio sempre più capillare e drammatico, stante anche l’alto numero di tossicodipendenti tra i detenuti, di sostanze stupefacenti. Auspico che l’Amministrazione penitenziaria promuova ed intensifichi momenti di formazione ed aggiornamento professionale per il personale di Polizia Penitenziaria di tutta la Regione, in particolare sui temi – come quelli del contrasto all’introduzione di droga e telefonini cellulari in carcere – maggiormente utili alla quotidianità operativa dei Baschi Azzurri.

 

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