In Costiera sorrentina si è aperto un dibattito sul caso delle processioni pasquali che da sempre sono molto sentite.
Le processioni tipiche della costiera sorrentina
E mentre tutte le congreghe delle chiese si apprestano ai preparativi, il coordinatore Francesco Fanara, dell’unità operativa di Prevenzione dell’Asl Napoli 3 Sud, ha inviato una nota ai sei sindaci ed al direttore sanitario distrettuale Grazia Formisano, mettendo in guardia circa i rischi di recrudescenza del Covid che potrebbero innescarsi. Il Dipartimento di prevenzione dell’azienda sanitaria ha chiesto, infatti, ai Comuni della Costiera Sorrentina di evitare le processioni per la via Crucis e degli incappucciati, per scongiurare il rischio degli aumenti dei contagi.
L’Asl dice no alle processioni
“In penisola Sorrentina la curva dei contagi è tornata a salire. Per questo sarebbe il caso di annullare le processioni della Settimana Santa. Ad oggi sono più di 1.800 i residenti della penisola Sorrentina positivi e in isolamento. Nel rispetto della volontà cristiana di celebrare i riti pasquali come vuole la tradizione andrebbero differite di un altro anno“. Scrive nella nota il coordinatore del Dipartimento di prevenzione dell’Asl Napoli 3 Sud per la Costiera. Poi la nota prosegue:”Se non fosse possibile rimandarle si raccomanda di invitare le congregazioni ad organizzarsi per effettuare una sola, comune, processione per città. Nello stesso giorno ed alla stessa ora, così da distribuire il pubblico nei vari Comuni“.
Il sindaco di Sorrento: “le due processioni si faranno”
Tuttavia, il sindaco di Sorrento, Massimo Coppola, ha tenuto a precisare “A Sorrento le due processioni, quella Bianca e quella Nera si terranno regolarmente. Mi prendo tutte le responsabilità che mi consente la legge. Non capisco perché ora che si va allo stadio ed in discoteca l’Asl debba intervenire per dirci se fare o meno le processioni“. Il sindaco di Piano di Sorrento Salvatore Cappiello ha sottolineato “I riti delle processioni di Pasqua sono molto importanti per i nostri concittadini. Capisco le ragioni che hanno spinto il dottor Fanara che ha scritto quella nota ai responsabili delle confraternite di andare avanti con i preparativi ma con cautela, perché dobbiamo attendere le disposizioni del governo che arriveranno il 31 marzo. Non escludo uno stop alle manifestazioni di piazza che precluderebbe le processioni ed anche altri riti come la benedizione delle palme fuori dalle chiese“.
