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mercoledì, Aprile 23, 2025
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Sparatoria al centro commerciale nel Casertano, ferito anche il pistolero

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Tragedia sfiorata ad Alife, nel Casertano, dove un pensionato di 80 anni ha ferito a colpi di pistola all’esterno di un centro commerciale i due imprenditori proprietari della struttura.

L’anziano, Vincenzo Di Matteo, ex dipendente tecnico amministrativo in un istituto scolastico, è stato ricoverato in ospedale per una botta alla testa e nelle prossime ore potrebbe essere fermato dai carabinieri su disposizione della procura di Santa Maria Capua Vetere, mentre le vittime, il 50enne Raffaele Visone e suo cugino Antonio, sono finiti in ospedale ma nessuno dei due è in pericolo di vita.

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Secondo quanto ipotizzato dai carabinieri, Di Matteo avrebbe agito per questioni legate a controversie immobiliari avute con i Visone, ma sul movente sono in corso le verifiche degli inquirenti. L’episodio è avvenuto in mattinata, con tante persone che affollavano l’interno e l’esterno del centro commerciale. Di Matteo – hanno accertato gli investigatori dell’Arma – ha atteso per colpire che i suoi “bersagli” varcassero le porte del centro per andare verso il parcheggio.

Con in mano una pistola calibro 7.65, ha quindi iniziato a far fuoco verso Antonio e Raffaele Visone, colpendo il primo di striscio ad una gamba e il secondo al gluteo; Antonio Visone ha poi cercato di disarmare l’aggressore, che è caduto a terra sbattendo la testa, rimanendo anche lui ferito, e perdendo in quel frangente l’arma. L’80enne avrebbe sparato in tutto tre colpi. Le esplosioni hanno provocato il panico tra i presenti, con clienti e dipendenti che si sono rifugiati nei negozi o all’esterno del locale.

Sul posto sono quindi giunti i carabinieri della compagnia di Piedimonte Matese, che hanno subito trovato l’arma sull’asfalto nei pressi del luogo della sparatoria e avviato le indagini, e i sanitari del 118, che hanno condotto sia i due Visone che l’80enne all’ospedale di Piedimonte Matese. Raffaele Visone è stato poi trasferito all’ospedale di Caserta per essere operato.
I carabinieri, giunti sul posto, hanno raccolto numerose testimonianze, acquisendo le immagini della videosorveglianza della struttura e accertando la responsabilità di Di Matteo.

Questi avrebbe deciso di regolare i conti con i Visone perché prima di Pasqua aveva ricevuto probabilmente notizie rilevanti, e per lui negative, circa la controversia che li opponeva. E ha atteso il primo giorno utile dopo le festività per farsi giustizia, non riuscendovi probabilmente sia per la scarsa dimestichezza nel maneggiare le armi, che per la prontezza di Antonio Visone, che è riuscito a disarmarlo.

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