È accusato di triplice tentato omicidio e porto abusivo di armi il 45enne Marco Scuotto raggiunto da ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip Luca Della Ragione. L’uomo è accusato della sparatoria avvenuta lo scorso 9 maggio su Corso Amedeo di Savoia costata il ferimento di tre uomini, Gennaro Esposito, Vincenzo Grandelli e Antonio Russo. Al nome di Scuotto si è giunto dopo mesi di serrate indagini effettuate dagli uomini della sezione Omicidi della squadra mobile (dirigente Giovanni Leuci e coordinati dal vice questore Luigi Vissicchio). I feriti e lo stesso Scuotto vantano numerosi precedenti e sono indicati da diverse informative come ‘specialisti della banda del buco’, elemento questo che ha subito permesso agli investigatori di indirizzare le indagini su una pista precisa. Secondo la ricostruzione i tre il pomeriggio del 9 maggio si sarebbero recati presso l’abitazione di Scuotto per discutere di affari poi la discussione sarebbe degenerata portando alla sparatoria, discussione forse nata per dissapori inerenti la spartizione dei proventi di un colpo. Scuotto si trova adesso rinchiuso presso il carcere di Poggioreale dove martedì, difeso dall’avvocato Luigi Poziello, affronterà l’interrogatorio di garanzia.
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