Sono cinque le persone del clan D’Amico finite nel mirino della Dda con un decreto di fermo. Tra di essi il boss Salvatore ‘o pirata accusato di tentata estorsione. Il blitz (effettuato ieri dai carabinieri) ha coinvolto altre quattro persone tutte residenti a San Giovanni a Teduccio. Gli arresti sono scattati in esecuzione di un decreto di fermo dei pubblici ministeri Fratello e Converso: l’accusa è quella di tentata estorsione con l’aggravante della matrice camorristica. Si tratta di un duro colpo per la cosca alleata dei Mazzarella: oltre al capoclan sono finiti in manette Salvatore Cianniello, ex collaboratore di giustizia, Salvatore Salomone (figlio di Gennaro cognato dello stesso D’Amico ‘obiettivo’ di un agguato dieci giorni fa) mentre c’è un altro indagato tutt’ora in fuga. Gli indagati sono stati rintracciati e sottoposti alle formalità di rito, prima di essere condotti nel carcere di Secondigliano, in attesa di comparire dinanzi all’autorità giudiziaria.
Stangata al clan D’Amico, cinque arresti tra cui il capoclan Salvatore ‘o pirata. I NOMI
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