E’ ancora sedata e ricoverata nella terapia intensiva dell’ospedale San Camillo di Roma Antonietta Gargiulo, la moglie del carabiniere Luigi Capasso, autore della strage familiare di ieri a Cisterna di Latina. Le sue condizioni restano gravi ma stazionarie e la prognosi rimane al momento riservata. I medici stanno valutando quando sottoporla a un intervento maxilo-facciale alla mascella sinistra, colpita da un proiettile. Secondo indiscrezioni filtrate nelle ultime ore la donna in conseguenza del colpo ricevuto avrebbe il volto parzialmente deturpato: altre ferite che preoccupano i medici sono quelle alla scapola e all’addome. L’operazione potrebbe esserci nelle prossime ore, forse in giornata.
Capasso fu sottoposto a una visita medica e dichiarato idoneo al servizio. Secondo quanto si è appreso, quando richiese un alloggio in caserma a seguito della crisi coniugale gli venne offerto dall’Arma, come da prassi, un sostegno psicologico per superare la separazione ma lui rifiutò sostenendo di avere già il supporto del suo psicologo. Per questo fu obbligato a sottoporsi a una visita medica davanti a una commissione che gli diede 8 giorni di riposo e lo dichiarò idoneo al servizio. La strage di Latina è «assolutamente inaccettabile per le mie responsabilità. Potrei cavarmela dicendo che formalmente non c’è stata denuncia e quindi non si è messo in moto il meccanismo» ma a volte ci sono «troppe sottovalutazioni e non si comprende la minaccia in campo». Lo ha detto il ministro dell’Interno Marco Minniti alla trasmissione L’aria che tira su La7.
Per questo fu obbligato a sottoporsi a una visita medica davanti a una commissione che gli diede 8 giorni di riposo e lo dichiarò idoneo al servizio.
La strage di Latina è “assolutamente inaccettabile per le mie responsabilità. Potrei cavarmela dicendo che formalmente non c’è stata denuncia e quindi non si è messo in moto il meccanismo” ma a volte ci sono “troppe sottovalutazioni e non si comprende la minaccia in campo”. Lo ha detto il ministro dell’Interno Marco Minniti alla trasmissione L’aria che tira su La7.
La ricostruzione – Ha aspettato la moglie sotto casa e appena l’ha vista le ha sparato più colpi riducendola in fin di vita. Poi ha preso le chiavi dell’appartamento dalla borsa della donna, quella casa e quella donna che non voleva lasciare, e ha ucciso le figlie, 8 e 14 anni, nei loro letti mentre dormivano. Dopo nove ore di trattativa, barricato in casa con i cadaveri delle figlie, Luigi Capasso, 43 anni, carabiniere in servizio, si è ucciso con un colpo di pistola. La stessa pistola, quella d’ordinanza, usata contro le figlie, Martina e Alessia, e la moglie, Antonietta Gargiulo, 39 anni, che ora è gravissima in ospedale. L’ennesima violenza in famiglia, l’ennesima crisi coniugale finita nel sangue, con il sacrificio di due ragazzine e di una donna.
