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giovedì, Maggio 2, 2024
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Stop al Reddito Cittadinanza, arrivano gli sms a 32mila beneficiari

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“Gentile utente, il 31 agosto terminerà il suo periodo di fruizione del Rdc. Dal 1° settembre parte la nuova misura Supporto Formazione e Lavoro. Info e Faq sui siti Inps e Ministero Lavoro”. Questo è il testo del messaggio che è arrivato dal 25 agosto ai 32.850 beneficiari del Reddito di cittadinanza, infatti, per lo loro parte lo stop all’assegno da settembre perché hanno raggiunto i sette mesi di fruizione nel 2023. Dunque si aggiungono agli altri 159mila soggetti che hanno già esaurito il Rdc a luglio. Nel complesso saranno circa 240mila i nuclei ai quali giungerà la comunicazione fino a fine anno.

“La legge prevede la cessazione del reddito di cittadinanza dopo 7 mensilità nel 2023” e “a luglio sono stati 159mila i nuclei che hanno ricevuto questo sms, da domani verrà comunicato a chi ha la settima mensilità in agosto e saranno 32.850 nuclei“, ha detto il direttore centrale della comunicazione Inps, Diego De Felice, ad Agorà Estate su Rai3. “Mano mano da qui a dicembre ne arriveranno altri per circa 40mila. Quindi alla fine saranno 240mila i nuclei ai quali verrà comunicata la sospensione del Reddito di Cittadinanza”, ha aggiunto.

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Reddito di Cittadinanza, arriva lo stop per oltre 110 mila occupabili: oltre il 55% sono in Campania, Sicilia e Calabria

E’ giunto al termine il Reddito di Cittadinanza. Con il Governo Meloni cambia tutto e dal prossimo mese di settembre entrerà in vigore un nuovo strumento: il supporto alla formazione e al lavoro per tutti coloro che hanno terminato il sussidio.
Come riporta Il Sole 24 Ore si tratta di 112.545 soggetti che hanno terminato il Rdc e di questi oltre il 55% (più di 62 mila persone) sono dislocate in tre regioni del Sud (Sicilia, Campania e Calabria).

Il resto nel Lazio, Puglia, Piemonte e in Lombardia. Occorre precisare che sono oltre 112mila i soggetti che hanno terminato di percepire il Rdc e una buona fetta, vale a dire circa 70mila persone (il 62%), risulta già preso in carico dai servizi per il lavoro, di cui 48.406 con il nuovo programma di politica attiva Gol (che ha ricollocato circa il 30% dei disoccupati). Il restante 38% della platea (42.683 unità) non ha una presa in carico attiva e quindi adesso è chiamato a mettersi in moto per inserirsi in una misura utile alla sua futura occupazione. Peraltro il momento è positivo: da mesi i numeri sul lavoro sono in costante crescita: ad aumentare sono soprattutto i contratti a tempo indeterminato.

IL SUPPORTO ALLA FORMAZIONE AL LAVORO

L’aiuto statale a chi è occupabile e senza più reddito di cittadinanza si chiama Supporto alla formazione e al lavoro, e come detto sarà attivo da settembre. Il nuovo intervento è destinato agli ex percettori d’età compresa tra 18 e 59 anni appartenenti a nuclei familiari senza minori, disabili e over60, con un Isee non superiore a 6mila euro. Costoro riceveranno 350 euro mensili per un massimo di 12 mesi, non rinnovabili. La richiesta di accesso allo strumento deve avvenire telematicamente tramite la medesima piattaforma attivata per l’Assegno di inclusione (Siisl). Sarà l’Inps, con un bonifico, a erogare i 350 euro ogni mese (fino a 12 mesi) per la partecipazione a programmi formativi e a progetti utili alla collettività

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