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I dubbi sul tentato furto ed il mistero del pedinamento: cosa si nasconde dietro il caso Juan Jesus

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Potrebbero non avere collegamenti il tentativo di furto d’auto ed il ritrovamento nel Suv di 5 AirTag, potenti geolocalizzatori della Apple: è quanto viene fuori a poche ore dalla denuncia a mezzo social fatta dal difensore del Napoli Juan Jesus.

L’apprende la redazione di InterNapoli.it da fonti qualificate. La dinamica appare, infatti, del tutto inconsueta e lascia pensare che dietro i fatti che hanno riguardato l’ex di Inter e Roma non possano esserci semplici ladri, ma persone con intenti diversi dal rubare la costosa vettura.

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La presenza dei geolocalizzatori evidenzia come i movimenti di Juan Jesus fossero da qualche tempo monitorati da remoto. Perché localizzare un calciatore per rubargli la vettura, nonostante sia tutt’altro che difficile conoscere le abitudini di chi passa la stragrande parte della settimana ad allenarsi a Castel Volturno? Il difensore ha riferito di essere spiato da un mese ed allora perché seguirlo per tutto questo tempo per poi provare a rubargli l’auto? Chi ha interesse a pedinare Juan Jesus? Cosa c’è dietro? Vicende calcistiche o questioni di vita privata? Sono interrogativi legittimi che sin dall’inizio di questa triste ed escura vicenda sono venuta fuori con naturalezza.

Al momento il centrale azzurro non ha ancora formalizzato denuncia alle forze dell’ordine dopo aver manifestato a mezzo social i fatti e dichiarando di non sentirsi al sicuro a Napoli, nonostante il grande affetto per la città e per i napoletani. “Il solo fatto di sapere che questi delinquenti – ha scritto si Instagram JJ – sanno dove vivo non mi porta serenità”. 

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