Intubato e con fratture agli arti inferiori. Queste le condizioni, come appreso anche dall’agenzia Dire, del passeggero della funivia del Faito attualmente ricoverato all’Ospedale del Mare di Napoli.
Non risultano altri danni a carico del cranio e dell’addome al momento, anche alla luce della diagnostica eseguita.
Il paziente si trova nel reparto di rianimazione. La prognosi è riservata.
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Si chiamava Carmine Parlato una delle vittime del crollo della cabina al Monte Faito. L’uomo, dipendente Eav, viveva a Napoli. Per un periodo è stato un operatore presso il deposito dei bus a Sorrento, prima di essere trasferito alla funivia.
Tre le vittime accertate e un ferito grave, mentre sono in corso le ricerche di una quinta persona che sarebbe al momento dispersa. L’impianto era stato riaperto per la nuova stagione turistica appena una settimana fa dal sindaco di Castellammare di Stabia, Luigi Vicinanza, che aveva anche condiviso sui social il video della prima corsa.
Di seguito, la nota dei sindacati Filt Cgil: “Si chiamava Carmine Parlato ed era un iscritto alla Filt Cgil l’operatore di bordo della funivia che collega Castellammare di Stabia al Monte FAITO, gestita da Eav, che è precipitata in seguito al distacco di un cavo oggi pomeriggio. Parlato è una delle vittime”.
Ne dà notizia il sindacato. “Siamo di fronte a una tragedia che lascia senza fiato e senza parole – è il commento del segretario generale della categoria, Angelo Lustro, e del segretario generale Cgil Napoli e Campania, Nicola Ricci –. Ora è il momento del cordoglio e del silenzio per le vittime di questa immane ed assurda tragedia. Poi verrà il momento di accertare con esattezza le cause e le responsabilità’”.