La storia della sposa bambina
A 13 anni i genitori l’hanno data in sposa a un suo cugino di secondo grado, che aveva il doppio dei suoi anni – Si legge su Il Fatto Quotidiano. E a fronte dell’ennesimo tentativo di stupro l’ha accoltellato, uccidendolo. Lei è Noura Hussein, che oggi ha 19 anni ed è in carcere, in catene, nella prigione femminile di Omdurman in Sudan in attesa dell’impiccagione. A consegnarla alla polizia sono stati gli stessi famigliari. Su Change.org è stata lanciata una petizione per chiedere la liberazione della ragazza.
Lo ha ucciso con un coltello
Per la presidente di Italians for Darfur “la storia di questa sposa bambina è terribile. Eravamo d’accordo di non parlare del caso fino alla sentenza. Quando nel 2012 venne celebrato il matrimonioreligioso, grazie all’intervento di una zia, a cui la ragazzina aveva chiesto aiuto, non fu ‘consumato’.
Due anni dopo, tornata a casa dei genitori, Noura fu costretta a sposarsi anche legalmente. Consegnata al suo carnefice dalla sua stessa famiglia è stata violentata dall’uomo con l’aiuto dei suoi familiari, chiamati a verificare che da quel momento fossero marito e moglie anche di fatto. Quando il giorno dopo stava per ripetersi la stessa violenza la quindicenne si è difesa e impugnato un coltello pugnalò il consorte”. Giovedì scorso “un tribunale di Omdurman, città gemella della capitale Khartoum sull’altra sponda del Nilo, l’ha condannata a morte per aver ucciso il suo stupratore. Raccogliamo quante più firme possibili da inviare al presidente del Sudan Omar Hassan al Bashir per chiedere la grazia e l’immediata liberazione di Noura”, conclude l’appello.