I familiari non hanno mai accettato la morte di Pasquale Guarino. L’imprenditore agricolo, ligio padre di padre di famiglia, rimase ucciso durante una rapina. I malviventi lo accerchiarono mentre era nel suo appezzamento di terreno. Gli intimarono di consegnare quanto avesse con se. Ma non bastò per evitare il peggio. Qualcuno sparò un colpo di pistola. Così fu ucciso Pasquale Guarino. Da allora, la banda di malviventi non è stata ancora rintracciata. Non del tutto, almeno. I Carabinieri, lo scorso marzo, intercettarono ed arrestarono in Albania uno dei rapinatori. Precisamente, il killer (qui l’articolo). Da allora, è in carcere a Santa MAria Capua Vetere. Oggi, però, i giudici hanno ottenuto il decreto di giudizio immediato ai danni del killer albanese, Argit Turchilla (26 anni). Magra consolazione, a due anni dall’uccisione assurda dell’imprenditore.
Ucciso per pochi euro e un cellulare, il cadavere abbandonato tra le campagne: albanese a processo
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