«Siamo sereni, abbiamo chiarito ogni aspetto. Attendiamo il lavoro della magistratura con fiducia. Da parte del mio assistito c’è stato un comportamento professionalmente impeccabile». È il commento ai giornalisti di Enrico Capone, l’avvocato del carabiniere di 23 anni che ha ferito mortalmente Ugo Russo. E’ successo nel tentativo di difendere se stesso e la compagna da un tentativo di rapina in via Generale Orsini, a Santa Lucia, nella notte tra sabato e domenica. «Da un lato – aggiunge l’avvocato – c’è sofferenza per ciò che è successo, dall’altro tanta serenità per le indagini che porterà avanti l’autorità giudiziaria».
Ipotesi di reato
Sull’ipotesi di reato di omicidio volontario, il legale risponde così: «Non entro nel merito, dal punto di vista tecnico quando si apre un procedimento penale viene fatta un’ipotesi di reato sul quale si lavora per capire se sussiste o no. È giusto mantenere il riserbo, in questa fase. Parliamo di un aspetto umano”, dichiara l’avvocato del carabiniere.
Le sofferenze
I familiari di Ugo Russo hanno chiesto che sulla morte del 15enne venga «fatta giustizia». Secondo l’avvocato del carabiniere Enrico Capone va tenuta in considerazione «la sofferenza di due famiglie. Quella del ragazzo di un ragazzo deceduto a soli 15 anni e quella del carabiniere, e del carabiniere stesso, per tutto quanto successo. Le varie ipotesi circolate in questi giorni, che non so dire da dove provengano, allo stato attuale non hanno alcuna valenza. Delle varie cose dette poi ognuno si prenderà anche le conseguenze». Morte di Ugo Russo, l’avvocato del carabiniere: “Ha avuto un comportamento impeccabile”
Le parole del legale
«Il mio cliente ha escluso categoricamente che il rolex e la collanina d’oro in tasca della vittima provenissero da un colpo messo a segno precedentemente. Ha precisato che era la prima volta che commetteva un’azione di questo genere». Sono le dichiarazioni rese alla stampa questa mattina dall’avvocato Mario Bruno legale difensore di F.D.C. il 17enne ritenuto complice del tentativo di rapina che è costata la vita ad Ugo Russo e per il quale è stato disposto il trasferimento in comunità dopo l’udienza di convalida da parte del gip del Tribunale di Napoli celebratasi questa mattina. Per F.D.C. il capo di imputazione è di tentativo di rapina aggravato in concorso.
I dettagli
Stando alle parole dell’avvocato Bruno, dunque, il ragazzo di 17 anni non avrebbe precedentemente commesso altre rapine, ipotesi emersa dal ritrovamento nella tasca di Ugo Russo proprio di un orologio e di una collanina. In ogni caso, saranno le indagini a chiarire tale aspetto. «Questa storia della collanina e del rolex è una cosa di cui ho sentito parlare ma non ho elementi» aggiunge ulteriormente il legale di F.D.C.
Le indagini
È giusto, in questa fase, mantenere il riserbo». Nella giornata di oggi si completeranno le operazioni di trasferimento in comunità di F.D.C. «Il ragazzo – afferma in proposito l’avvocato Bruno – nel pomeriggio sarà trasferito in comunità per cominciare un percorso di riflessione su tutto quello che è stata la vicenda sino ad ora. È estremamente provato e addolorato per quanto successo e soprattutto per la morte dell’amico».
La decisione
Al Tribunale dei Minorenni di Napoli, il gip Draetta, al termine dell’interrogatorio di garanzia, ha convalidato il fermo emesso nei confronti del giovane. Il pm Cerullo della Procura dei Minorenni contesta il reato di reato di concorso in tentativo di rapina aggravata. Il giudice ha disposto il collocamento del giovane in una comunità di recupero. L’avvocato del minorenne ha confermato che Ugo e il suo cliente stavano cercando di mettere a segno la rapina “per racimolare soldi da usare per andare in discoteca”.
