Si era sparsa la voce, nelle ultime ore a Bacoli, di un “ladro travestito da prete”, che con la scusa delle benedizioni di Natale, entrava nelle case per poi derubarle, specie quelle degli anziani. Ma il sindaco di Bacoli, Josi Gerardo Della Ragione ha prontamente scongiurato l’allarme.
“LADRO TRAVESTITO DA PRETE”, ARRIVA LA SMENTITA DEL SINDACO DI BACOLI
Attraverso un comunicato sul suo profilo Facebook, il sindaco Della Ragione ci ha tenuto a scongiurare l’allarme e a tranquillizzare i cittadini di Bacoli. Il “finto prete”, infatti, è in realtà un vero prete e si tratta di don Giovanni Di Meo, della Parrocchia di San Filippo.
Questo il comunicato integrale del sindaco: “Mi avete scritto in tanti per segnalarmi “un ladro travestito da prete” che, bussando alle porte per le benedizioni del Natale, deruberebbe gli anziani di Bacoli. Con tanto di audio di denuncia, e foto del presunto farabutto. Voglio rassicurarvi. Perché in verità, “l’uomo vestito da prete” è veramente un parroco. È il nostro caro don Giovanni, della parrocchia di San Filippo. La prima chiesa della città, venendo da Lucrino. Lo conoscete in tanti, in quanto per tanti anni ha prestato il suo servizio anche presso la parrocchia della Madonna del Buon Consiglio, a Cappella. Giunga a lui la solidarietà di tutti noi. Colgo l’occasione per segnalare che, con grande successo di partecipazione, abbiamo avviato una campagna di prevenzione presso i centri anziani del territorio. Siamo stati al centro, al Fusaro, a Cappella ed a Baia. In sinergia con l’Arma dei Carabinieri. Incontrando tante nonne e nonni a cui abbiamo dato consigli su come scrittore truffe ed evitare di essere derubati da delinquenti. Soprattutto attraverso telefonate o visite a casa. Ringrazio il capitano, Marco Liguori, ed il comandante, Luigi Ragosta. Ringrazio la consigliera Carmela Anzalone per aver coordinato le iniziative. Non ci fermeremo. Siamo al vostro fianco. Vi chiedo, soprattutto a tutela di don Giovanni, di poter far circolare queste informazioni. Per una maggiore serenità collettiva. Noi, ci siamo”.
