Ritrovamento piuttosto insolito ma allo stesso tempo affascinante quello avvenuto nelle ultime ore a Ischia. Un pescatore isolano, Domenico, 39 anni e molto popolare su TikTok, ha rinvenuto sulla spiaggia del borgo di Sant’Angelo, una serie di buste piene d’acqua e di qualcos’altro.
Analizzando meglio il contenuto della busta, Domenico si è accorto che al suo interno c’era conservato un piccolo tesoro, composto da un gruppo di banconote, distrutte o deteriorate, e comunque non più utilizzabili: blocchi di centomila lire e cinquecento mila lire, qualche valuta straniera e di tutto un po’, per un totale di quattro sacchetti dal contenuto in parte perduto.
“Non meno di una decina di milioni di vecchie lire, magari i risparmi di una vita”, ha commentato Domenico in un apposito video pubblicato sul suo profilo TikTok, che sta spopolando nelle ultime ore.
RITROVATI 10 MILIONI DI VECCHIE LIRE A ISCHIA, A CHI APPARTIENE IL MALLOPPO
Tra Domenico e i suoi amici e colleghi pescatori è già partita una sorta di toto-scommesse: a chi potrebbe appartenere quel malloppo?
“Abbiamo pensato al bottino di un contrabbandiere, come quelli che viaggiavano sui motoscafi nel golfo di Napoli negli anni ’90, o all’incasso di un peschereccio, perduto durante qualche operazione in mare, ma l’ipotesi che più ci convince – spiega il pescatore di Lacco Ameno – è che quella cifra sia accidentalmente finita in mare da terra chissà come, e che contenga i risparmi di qualche anziana isolana”.
Le buste, nel frattempo, finiranno ai Carabinieri della locale stazione.
NUOVO RITROVAMENTO “ROMANTICO” AD ISCHIA DOPO QUELLO DEL 2016
Non è questo, però, il primo ritrovamento “romantico” avvenuto nelle acque di Ischia. Altro ritrovamento significativo è stato quello di una macchina fotografica trovata in fondo al mare di Ischia nel maggio 2016, distrutta e ossidata. Ciro, colui che la recuperò, si accorse che la scheda al suo interno era intatta e restituì le foto felici di una famiglia in vacanza. Partì così la romantica ricerca dei protagonisti: sui social, nessuno li riconobbe. S’impegnò un ragazzo ingegnoso, Miro, indovinando sulla polo dello skipper un piccolo dettaglio e un nome. Quanto bastò per rintracciare cantiere e skipper e riavvolgere il nastro, restituendo le foto ai legittimi proprietari.
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