Il Vesuvio è sempre più al centro del dibattito di vulcanologi e sismologi che si interrogano sulle misure da adottare per riuscire ad anticipare le “mosse” del vulcano e sulla prevenzione in termini di protezione civile. In questo quadro è stato presentato il Simulatore Vulcanico Globale dell’ingegnere Flavio Dobran: un insieme di equazioni e algoritmi che simula un’eruzione, prevedendo tutte le possibili variabili – di vento e di potenza – che potrebbero verificarsi. “Uno scenario apocalittico” è quello che emerge dalle simulazioni, soggette comunque a incertezze, poiché la prossima eruzione potrebbe essere anche di bassa intensità e dunque “gestibile”.
Si tratta di proiezioni future poiché, fortunatamente, il vulcano napoletano non sembra dare segnali di risveglio immediato. Un lungo “sonno” che per il momento consentirebbe agli organi competenti di mettere in piedi un piano di evacuazione delle pendici del Vesuvio che potrebbe salvare migliaia di vite. Le piccole scosse che quotidianamente si registrano nel cratere – 177 nel solo mese di ottobre – farebbero parte della normale “vita” di un vulcano attivo. Resta il livello di allerta minimo (verde) a dimostrazione di una momentanea tranquillità degli esperti.