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venerdì, Dicembre 1, 2023
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Villaricca al voto, intervista al candidato sindaco Franco Gaudieri: “Liste trasparenti e discontinuità con il passato”

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Franco Gaudieri si definisce ancora un tecnico prestato alla politica, nonostante abbia già amministrato il Comune di Villaricca dal 2011 al 2016. In quell’occasione il magistrato  portò a termine interamente il suo mandato da sindaco, ma la sua ricandidatura non venne confermata dagli esponenti del centrosinistra che, infatti, scelsero Rosaria Punzo.

Oggi Gaudieri  ci riprova alla guida di una coalizione formata da 7 liste civiche: Francesco Gaudieri sindaco, Unione Democratici Cristiani, Casa, Trasparenza per Villaricca, Villaricca a testa alta, Villaricca sul serio, Fratelli per Villaricca. Nell’imminente tornata elettorale del 22 e il 23 ottobre l’aspirante sindaco sfiderà Nicola Campanile e Luigi Sarracino.

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Quale motivazione la spinge a ripresentarsi agli elettori?

Ho preso una decisione per amore del territorio e per la dedizione nei confronti della comunità, non c’è nessuna scelta di convenienza in un contesto abbastanza disastrato. Metto a disposizione della collettività il mio sapere professionale. Non ho mai assunto le stigmate del politico, continuo a considerarmi un tecnico prestato alla politica. Anche per questa ragione non ho voluto simboli politici nella mia coalizione.

Molti dei suoi attuali candidati al consiglio sono stati acerrimi critici della sua prima amministrazione, lei si fida dei nuovi-vecchi compagni di viaggio?

La fiducia diventa uno degli elementi costitutivi del patto di governo. La politica è evoluzione e tutti maturano grazie al tempo che resta la più grande medicina: così si smussano gli angoli e si recuperano certi rapporti. Ai miei candidati ho chiesto liste trasparenti e di marcare la discontinuità con il passato. Sono convinto che mettere insieme più esperienze significa poter costruire meglio.  

Nel suo Bilancio, varato nella sua prima esperienza politica, aumentò l’Irpef dello 0,2 e introdusse un’accisa una tantum sull’energia elettrica. Alla luce dell’attuale situazione di dissesto finanziario, come metterà al sicuro le casse comunali?

Nella prima esperienza amministrativa fummo costretti a varare una manovra rigorosa tagliando le spese. Era necessario perché crollarono i trasferimenti dallo Stato e perché trovammo una cassa abbastanza deficitaria. Quell’esperienza ci servì perché dal 2011 al 2016 avviammo un processo di risanamento delle casse dell’ente che aveva cominciato a dare i suoi frutti, politica non proseguita dall’amministrazione successiva. Oggi bisogna capire cosa troveremo nelle casse della pubblica amministrazione, che ha chiuso, nel dicembre del 2017, tutte le passività pregresse e apre un nuovo fronte. Non mi aspetto grandi risorse delle ente: i trasferimenti dallo Stato continuano a diminuire e la fedeltà fiscale non è aumentata. Sicuramente dovremo spingere sulla leva della politica fiscale per applicare un principio: pagare tutti per pagare meno. 

Lei è preoccupato per un eventuale dissesto-bis?

Valuteremo carte alla mano. Non lo escludo ma tenteremo di evitarlo. 

Come ha reagito al passo indietro del Pd che avrebbe dovuto aderire alla sua coalizione?

Ci troviamo davanti ad un avvenimento caratterizzante perché il Pd è stato costretto a scegliere una coalizione di cui non era innamorato ma per seguire le esigenza delle segreterie politiche. Questo passo di lato ha caratterizzato l’altra coalizione (quella di Campanile, ndr) nella quale si agitano più anime non perfettamente coese. Più che una coalizione oserei dire che si tratta di una fusione a freddo.

Come mai ha scelto di capeggiare una coalizione senza i simboli di partiti? 

Questo è un momento politico-amministrativo molto particolare e differente rispetto alle altre esperienze del passato. Dobbiamo evitare le passerelle e i simboli dei politici che appaiono e scompaio. Bisogna ricostituire un patto tra i cittadini e la pubblica amministrazione, perciò abbiamo eliminato ogni intermediazione politica di esponenti nazionali. Oggi le persone vogliono parlare con le persone e non vedere i simboli, infatti, cercano risposte in prima persona.

Lei ha lanciato un appello ai suoi competitors in merito alle liste pulite. Qualora dovessero essere eletti suoi candidati ‘chiacchierati’ o in conflitto d’interessi, cosa gli chiederà?

Ho posto un preciso paletto ai miei alleati in merito alla composizione delle liste: devono essere pulite e trasparenti. Quindi allo stato attuale non mi aspetto sorprese, qualora ci dovessero essere saprò trarre le dovute conseguenze alla luce delle premesse poste. 

Un’ampia coazione può nascondere delle insidie politiche, soprattutto, in seguito ad una possibile vittoria elettorale. Come riuscirà a tenere a bada le fibrillazione e le richieste degli esponenti della sua maggioranza?

Oggi bisogna costruire un’amministrazione unitaria e rinunciare alle bandierine o alle rendite di posizione. Nei primi anni noi saremo monitorati e dobbiamo uscire da questa situazione di disastro. Ben venga l’impegno di tutti ma non terremo conto delle rendite di posizione: sarà benvenuto chiunque voglia dare un contributo.

La città ha subito l’onta dello scioglimento del Comune per infiltrazioni camorristiche del clan Ferrara-Cacciapuoti, come pensa di dare un forte segnale di discontinuità? 

Dobbiamo creare una squadra politica che sia vigile a attenta al territorio. Metteremo in campo una squadra di funzionari che sia dedita ai valori della legalità e della trasparenza. Applicheremo, senza riserve, il Codice degli Appalti poiché li ci sono i presidi di legalità. 

Potrebbe varare una giunta tecnica?

Inizialmente negli incontri con i miei alleati ho chiarito che, qualora ci dovessero essere problemi con la composizione della giunta, mi riservo la possibilità di nominare tecnici esterni almeno per le deleghe più importanti.

Ci dice 3 punti prioritari del suo programma politico?

Rilancio della macchina comunale che attualmente è ridotta a 40 unità. La manutenzione e il ripristino dei servizi essenziali. Attenzione particolare alle scuole di Villaricca.

 

 

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Alessandro Caracciolo
Alessandro Caracciolo
Redattore del giornale online Internapoli.it. Iscritto all’albo dei giornalisti pubblicisti dal 2013.
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