Yacht di 17 metri comprato tramite le fatture false, guai per 2 società di Napoli. Il Comando Provinciale della Guardia di Finanza partenopea, nell’ambito di indagini di polizia economico-finanziaria coordinate dalla Terza Sezione Criminalità Economica ed Informatica della Procura della Repubblica di Napoli, ha eseguito – su disposizione del GIP del Tribunale del capoluogo partenopeo – due distinti sequestri di beni, del valore di 3 milioni di euro. Inoltre indiziati i responsabili per aver commesso reati tributari come la dichiarazione fraudolenta mediante l’emissione e l’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti ed omesso versamento dell’Iva.
LE ATTIVITÀ DELLA FINANZA DI NAPOLI
Le attività svolte dai finanzieri del Primo Gruppo hanno interessato due società. La prima attiva nella commercializzazione di gas ad uso civile ed industriale. La seconda operante nel settore del commercio all’ingrosso di gomma greggia e plastiche. Le due società hanno la sede Napoli.
LA YACHT
Il 1° Nucleo Operativo Metropolitano di Napoli ha contestato all’amministratore della società che commercializzava gas il reato di omesso versamento dell’Iva per l’anno 2016. Quindi dal valore complessivo di oltre 1 milione e 800mila. Sequestrata tra l’altro anche uno yacht della stazza di 29 tonnellate e 17 metri di lunghezza nascosto ad Olbia. Dunque il valore dell’imbarcazione è di 650mila euro.
La Compagnia di Portici, anch’essa dipendente, al termine di una verifica fiscale nei confronti della società attiva nel commercio di gomma e plastiche ha quantificato in un solo biennio l’Iva dovuta pari a 1.200.000 euro. Somma evasa tramite un meccanismo fraudolento fondato sull’emissione e sull’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti, prodotte da imprese “cartiere”. Operato nei confronti della società e degli amministratori il sequestro di disponibilità finanziarie sui conti correnti e di immobili del valore pari all’imposta evasa.
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