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CDR, È PROTESTA PER I MIASMI

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GIUGLIANESE – Cambia la direzione del vento e tutto il Giuglianese viene appestato dai miasmi che arrivano dal Ponte Riccio. Nell’area industriale, al confine tra Giugliano e Qualiano, si concentrano l’ex discarica consortile, ormai dimessa e in attesa di essere bonificata, l’impianto di Cdr e la piattaforma di stoccaggio, un depuratore fuori uso con annessa vasca contenente ancora i liquami, insieme con numerosi sversatoi abusivi. Nonostante la vicinanza con i centri urbani, di solito la cappa di fetore che ha origine da questi luoghi si sposta verso il Casertano, spesso a spese di Parete. Ma il cambiamento della direzione dei venti degli ultimi giorni e l’abbassamento della temperatura, accompagnato da un alto tasso di umidità, ha fatto ristagnare l’aria e, così, da martedì sera i miasmi sono arrivati fino a casa dei residenti di Qualiano, Giugliano e Villaricca.
Un odore acre e insopportabile che ha costretto le famiglie dei centri urbani, nonostante il caldo sole mattutino, a rimanere barricati in casa. Finestre forzatamente chiuse in uffici, scuole e persino all’ospedale. Il cattivo odore ha impregnato anche i vestiti stesi ad asciugare. Sono state moltissime le casalinghe, infatti, che, dopo aver ritirato i panni dall’esterno, sono state costrette a ripetere il lavaggio in lavatrice. Insomma più di 72 ore di disagi. La puzza di spazzatura che arriva dal Ponte Riccio non è certo una novità, ma finora le zaffate non erano mai state così forti e persistenti. Il disagio si avvertiva solo in automobile, di passaggio sulla circumvallazione esterna, in direzione Lago Patria.
Invece per quasi 3 giorni i residenti hanno dovuto fare i conti con una realtà tutt’altro che piacevole. L’altra sera, ad esempio, l’aria era irrespirabile nel centro storico di Villaricca, mentre ieri mattina si respirava con difficoltà lungo tutta via Campana, tra Giugliano e Qualiano. Non sono stati risparmiati alcuni quartieri di Calvizzano e Marano. Tra l’incredulità e la sorpresa di negozianti e pedoni, che si guardavano intorno alla ricerca della fonte del cattivo odore. Eppure i cassonetti erano stati regolarmente svuotati. Col risultato che dai centri urbani hanno subito cominciato ad assediare di telefonate i centralini di comuni e presidi sanitari. Per tranquillizzare i residenti, dalla direzione del 58esimo distretto di Giugliano sono già pronti con una richiesta di indagini, oltre quelli di routine, indirizzata all’Asl Napoli 2. Intanto è facile stabilire, dicono i sanitari, l’origine del cattivo odore. Non c’è dubbio, dicono, è stato il vento a trasportare i miasmi dal Ponte Riccio, lungo un percorso di almeno 4/5 km di distanza in linea d’aria, i quali, complice l’umidità, hanno impregnato l’aria ristagnante per tante ore di seguito.




TONIA LIMATOLA – Il Mattino 17 gennaio 2003

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