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LE ESALAZIONI DEL CDR DI GIUGLIANO APPESTANO PARETE

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Quattro giorni tra i rifiuti
Protesta a Lusciano,
Parete e Trentola Ducenta





diLORENZO IULIANO



GIUGLIANO – Quattro giorni di escalation, complici le direzioni dei venti, ma soprattutto l’inarrestabile emergenza rifiuti. Novantasei ore che hanno costretto i cittadini di Parete a barricarsi in casa, a causa dei miasmi nauseabondi che hanno avvolto la città in una cappa, provenienti dall’impianto di Cdr e dalla discarica «Fibe», posti in località «Tre Ponti», al confine con Giugliano.
La nuova minaccia e la mancata attuazione degli impegni contenuti nel protocollo d’intesa, firmato il 4 dicembre scorso con il Commissariato di governo per l’emergenza rifiuti in Campania, hanno riacceso la protesta del comitato civico «Aria Pulita» e dei sindaci di Parete, Lusciano e Trentola Ducenta.
Per due giorni hanno inviato sempre lo stesso fax alla struttura commissariale, all’Arpac, all’Asl e al ministero dell’Ambiente. Il testo è rimasto immutato: «Anche oggi l’intera collettività è costretta a subire esalazioni che raggiungono il centro abitato. Le condizioni ambientali sono ormai insopportabili, non si capisce perchè ci vogliono avvelenare». Le cause sarebbero da ricercare nel carico eccessivo di rifiuti arrivati al Cdr, ben oltre la capacità. Dal commissariato è arrivata la rassicurazione sull’imminente entrata in funzione del Cdr di Battipaglia, che servirà quella parte della provincia di Salerno che attualmente scarica ai «Tre Ponti».
Ma non basta. I tre comitati (due di Giugliano) e i tre sindaci che siglarono l’intesa istituzionale (che prevede, tra l’altro, impegni per la sistemazione delle ecoballe e l’avvio del monitoraggio delle emissioni) hanno chiesto un incontro immediato con il commissario Paolucci, «dal momento che – scrivono – a distanza di due mesi, nessuno dei punti inseriti nel protocollo è stato affrontato e risolto». E se non ci saranno risposte, «procederemo – avvertono – ad azioni dure e continue di proteste con il coinvolgimento dei cittadini». Si attende in primis la trasformazione del protocollo d’intesa in ordinanza: «È proprio questo – dice il presidente del comitato, Salvatore Dell’Aversana – il primo obiettivo anche del decalogo d’impegno per il 2003 approvato da tutti i membri, che punta ancor di più a stimolare l’amministrazione comunale, a cui viene proposta la recinzione dei lotti di terreno adiacenti le strade e oggetto di discariche abusive e l’istituzione di un numero verde per le segnalazioni dei danni ambientali, accanto a una nuova maxi-isola pedonale nei giorni festivi, da via Marconi a piazza del Popolo».
Intanto, domani pomeriggio alle 15, il comitato è stato convocato a Napoli dal subcommissario Cesarano. All’ordine del giorno la bonifica delle discariche consortili dismesse di Masseria del Pozzo, sempre nell’area dei «Tre Ponti».






IL MATTINO – 2 febbraio 2003

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