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mercoledì, Giugno 26, 2024
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CDR, LA SFIDA DEGLI INDUTRIALI DI PONTE RICCIO

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GIUGLIANO – Le tappe dello sviluppo della zona industriale di Giugliano in un accordo siglato tra gli imprenditori e il commissario di Governo per l’emergenza rifiuti. Una strategia in quattro punti per ridurre i disagi legati alla convivenza con l’impianto di Cdr e rendere l’area appetibile anche a nuovi insediamenti produttivi. Il protocollo è stato firmato ieri mattina. Un occhio di riguardo alla viabilità e ai collegamenti alternativi. Per prima cosa, infatti, verrà completata una strada alternativa, con uno svincolo direttamente dall’Asse mediano, per il transito dei camion diretti al Cdr. Poi verranno accelerate le procedure per realizzare l’atteso collegamento su ferro, dalla stazione ferroviaria di Ponte Riccio, per il trasporto delle ecoballe. Ma il primo intervento è il rifacimento del manto stradale interno all’Asi, attualmente pieno di buche e avallamenti. I lavori potrebbero partire già entro 15 giorni. Poi si affronta la questione della sicurezza. Dopo aver ottenuto più controlli sul territorio, grazie alla presenza costante di una pattuglia dei carabinieri, si punta alla recinzione dell’area per scongiurare gli sversamenti illegali di immondizie, spaccio di droga e prostituzione di notte. A questo punto il Ctp potrà realizzare un terminal bus per le navette, attrezzato anche con un’area parcheggio custodita, e collegare in maniera funzionale alle esigenze di 20mila pendolari, la stazione di Ponte Riccio con i comuni vicini e il centro cittadino di Giugliano.
Insomma sembrano rimossi i principali ostacoli per il rilancio dell’area. Restano vigili, ma sono soddisfatti gli imprenditori del Consorzio imprese Giugliano (Cig) che mette insieme Ctp, Alenia Marconi System, Impem, Quality Sound e altre 20 medie imprese. «Siamo finalmente diventati interlocutori accreditati, dopo essere rimasti fuori dalle trattative per la bonifica della zona», dice Giulio Pezzella, dell’Alenia Marconi System. Le ragioni del consorzio di secondo livello, al vertice del quale c’è il presidente del Ctp, Claudio Cicatiello, sono anche quelle di oltre mille dipendenti. Intanto per centrare l’obiettivo si fa fitto il calendario degli incontri. «Lunedì, alle 10, incontreremo l’ingegner Pompili della Fibe – dice il vicepresidente, Raffaele Schettino – per illustrargli i disagi legati al passaggio all’interno dell’Asi dei camion». Il via vai quotidiano di centinaia di mezzi, che seminano percolato e danneggiano l’asfalto, infatti, ha reso impraticabile la strada. Poi, tra quindici giorni sulle scrivanie degli uffici di Santa Lucia arriveranno i preventivi di investimento per le opere che saranno finanziate dal commissariato di Governo. Insomma alle legittime richieste di bonifica, avanzate dai comitati civici, si aggiungono anche gli imprenditori a tutela della salute e della sicurezza di oltre mille lavoratori. Insomma adesso il destino dell’area industriale, al confine con Qualiano, si fa meno preoccupante per gli operatori economici che da anni combattono contro il degrado.




TONIA LIMATOLA – Il mattino 1 aprile 2003

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