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la settimana del 5 giugno 2004

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Terrore in tangenziale, ucciso il boss Manzo



Marano. Salvatore Manzo, pregiudicato di 44 anni, originario di Marano, è stato ucciso martedì scorso da quattro sicari. L’uomo, accompagnato dalla moglie, veniva trasportato a bordo di un’autoambulanza in una clinica di S. Giorgio a Cremano. Poco prima, gli stessi killer avevano ammazzato anche Giuseppe D’Amico, altro membro del clan Stabile, che lo stava scortando con la sua vettura. Identificati gli assassini. Uno degli autori materiali, Salvatore Razzano, di 33 anni, è stato fermato, mentre altri due ricercati sono tuttora irreperibili. Altre tre persone che avrebbero partecipato all’agguato non sono state ancora identificate. Il duplice omicidio si è consumato poco dopo le 18 di martedì, quando i killer sono entrati in azione su due moto di grossa cilindrata. Manzo, un affiliato al clan Stabile, collegato all’Alleanza di Secondigliano, era stato ferito il 19 maggio dal titolare di una concessionaria di moto di Chiaiano che, esasperato dalle continue richieste di denaro, sparò al boss e a due suoi complici, ammazzandone uno e rimanendo a sua volta ucciso. Da allora Manzo si trovava ricoverato all’ospedale Cardarelli di Napoli. Martedì sera, mentre veniva trasferito in una clinica a S. Giorgio a Cremano, si è consumato l’agguato. I sicari hanno dapprima esploso una serie di colpi contro l’auto di D’Amico, uccidendolo; poi si sono messi all’inseguimento dell’autoambulanza. Quando, poco prima dello svincolo di Capodimonte, hanno raggiunto il mezzo, hanno fatto scendere l’autista e il barelliere, hanno aperto il portellone posteriore e sparato contro Manzo, finendolo sul colpo. La moglie, invece, è stata raggiunta di striscio da un proiettile al piede. Neanche tre ore prima di risalire ai killer. Fermato uno dei presunti esecutori, bloccato dai segugi della squadra omicidi: Salvatore Razzano, 33 anni, residente nel quartiere Chiaiano. Ufficialmente carrozziere, anche se dal passato con denunce penali, anche per rapina.

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Mugnano, tagliavano 40 chili di hashish: cinque in manette





Mugnano. Dopo l’operazione che ha portato mercoledì all’arresto di due trafficanti napoletani a Ventimiglia (Imperia) con circa 7 chili di cocaina, i carabinieri di Napoli hanno portato a termine un’altra operazione antidroga, arrestando 5 trafficanti di hashish. Questi ultimi sono stati sorpresi attorno al tavolo del salone di un lussuoso appartamento di Mugnano mentre riducevano in stecchette di un grammo ciascuna ben 160 panetti di hashish (per un totale di circa 40 kg) usando un forno a gas e 5 coltelli.




Ruba autobus, 30enne nei guai


Giugliano. Passerà alla storia, e forse anche alla geografia, il signor Zeferino D’Alterio, 30 anni, che il 28 maggio scorso è stato arrestato dalla polizia a Giugliano per rapina aggravata e sequestro di persona. E’ stato infatti accusato di avere dirottato un autobus con alcuni complici, non ancora identificati, in località “Sette Cainati”, nei pressi dell’impianto da giorni oggetto di contestazioni da parte degli abitanti che impediscono ai camion di scaricare i rifiuti. D’Alterio avrebbe fatto tutto ciò per meglio rapinare i passeggeri dell’autobus. Ma non è andata come prevedeva. Infatti è stato subito inseguito e beccato dalla polizia e preso mentre ancora si trovava alla guida del bus. Alla fine è stato arrestato. Il conducente del pullman dirottato lo ha riconosciuto. D’Alterio deve rispondere di rapina aggravata, sequestro di persona, guida pericolosa e con permesso di guida diverso da quella previsto dal Codice della strada.



Uccise l’ex fidanzata, fermo convalidato


Sant’antimo. Arresto confermato per Raffaele Buonanno, il giovane meccanico di Sant’Antino, che il 14 maggio scorso avrebbe ucciso con un colpo di pistola Enza Visone, 17 anni, la ragazza dalla quale aveva avuto un figlio. Martedì mattina, davanti al Gip del Tribunale di Napoli, si è svolta l’udienza per la seconda convalida del fermo. Dopo una breve camera di consiglio il giudice per le indagini preliminari ha confermato le accuse, che vanno dall’omicidio volontario al tentato omicidio della mamma di Enza e al porto e detenzione di arma da fuoco e spari in luogo pubblico. Raffale Buonanno resta dunque in carcere, anche se il suo legale ha preannunciato ricorso contro il provvedimento del gip: il giovane continua a dichiarare la propria estraneità ai fatti.





Incidente sul lavoro, due feriti



Villaricca. Lo scoppio di un tubo di gas ha investito gli operai Salvatore Nocerino, 34 anni, e Gennaro Amato, 63 anni. Il fatto è avvenuto a Villaricca, lo scorso martedì 1 giugno. I due operai sono ricoverati al centro grandi ustionati del Cardarelli di Napoli.


Imbianchino evade i domiciliari, in manette


Qualiano. Evade i domiciliari per fare l’imbianchino. Un uomo di 32 anni, Giulio Ciccarelli, residente in via Madonna del Panatano, a Giugliano, è stato arrestato per evasione dagli arresti domiciliari. Gli agenti del Commissariato di polizia Giugliano- Villaricca lo hanno arrestato a Qualiano mentre imbiancava un negozio di barbiere.



Truffa alle assicurazioni, un giuglianese tra i cinque arresti


Giugliano. Cinque persone, tra cui un giuglianese, sono finite in manette per una truffa alle assicurazioni automobilistiche: simulavano falsi incidenti per ottenere gli indennizzi. Il gip Pierluigi Di Stefano ha disposto la misura cautelare in carcere per un liquidatore della società «Fata», Raffaele D’Aniello, 56 anni di Castellammare di Stabia; e gli arresti domiciliari per altre quattro persone: Francesco Cipolletta, 37enne di Napoli, Antonio Russo, 29, di Giugliano, Francesco Russo, 27, e Salvatore Russo, 31, entrambi di Casoria. Devono rispondere di truffa e falso. Secondo l’accusa i cinque avrebbero truffato la «Fata», percependo indebiti risarcimenti per una serie di incidenti simulati. Dodici gli incidenti stradali sotto esame.



Marano, tir rubati nascosti nella ex cava


Marano. All’interno di una ex cava adibita a garage i carabinieri del comando provinciale di Napoli hanno recuperato 22 autocarri rubati nel napoletano ma anche nel Lazio, in Basilicata e in Piemonte. Gli investigatori hanno arrestato due persone con l’accusa di ricettazione aggravata. I militari hanno anche recuperato una autovettura, 18 propulsori e 15 cassoni di autocarri oltre ad attrezzature varie utilizzate per lo smontaggio degli autoveicoli. La cava e’ stata scoperta in localita’ Cantarella, a Marano. Gli autocarri erano stati rubati negli ultimi due mesi a Napoli, Pozzuoli, Afragola, Sant’Antimo, ma anche a Roma, Ciampino, Pietragalla nel potentino e a Torino. Secondo i carabinieri, il valore complessivo di tutti gli automezzi e le attrezzature ammonterebbe a oltre 800 mila euro. Tra pochi giorni dovrebbero essere restituiti ai proprietari, mentre i propulsori, i cassoni e le attrezzature sono stati sottoposti a sequestro. In manette è finito Vincenzo Perrotta, 35 anni, residente a Quarto. L’uomo è l’amministratore unico della società di rivendita di autoveicoli commerciali «Eurocargo srl», con sede a Villaricca. Indagato anche Luigi Sorrentino, 38 anni, residente a Napoli, proprietario del suolo su cui sorgeva il deposito illegale.

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