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martedì, Aprile 23, 2024
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la settimana del 3 luglio 2004

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Cocaina, duro colpo ai Mallardo: 11 arresti





Giugliano. Vasta operazione antidroga nel Giuglianese, undici arresti per narcotraffico. Nella rete dei carabinieri sono finiti elementi di spicco dei Mallardo, la cosca che fa capo a Ciccio ‘e Carlantonio. Le undici ordinanze di custodia cautelare sono state emesse dal gip Francesco Todisco su richiesta del pm Filippo Beatrice della Dda di Napoli. La mente dell’organizzazione sarebbe Vincenzo Cesaro, 44 anni, originario di Giugliano. Sorvegliato speciale, Cesaro è noto negli ambienti criminali come «cap ‘e bomba». Era lui – assieme a Nicola Pedata, 24 anni, di Sant’Antimo, e Luigi Pedata, 46 anni, residente a Forlì – a gestire i rapporti con il clan di Giugliano. E di Giugliano sono originarie altre quattro persone finite dietro le sbarre: Francesco Russo, 27 anni; Francesco Maisto, 60 anni; Giuseppe Petruccione, 42 anni e Maria Liccardo, 33 anni. In manette anche Annamaria De Martino, 45 anni, di Napoli; Antimo Pedata, 27 anni, di Sant’Antimo; Alessandro Marotta, 24 anni, di Napoli e Raffaele Petruccione, 38 anni, di Casavatore. L’organizzazione si occupava principalmente di cocaina. Un’attività criminale cui hanno messo fine i carabinieri della locale Compagnia, diretti dal capitano Gianluca Trombetti e dal tenente Italino Guardiani, assieme ai colleghi di Castello di Cisterna, a conclusione di un’indagine coordinata dalla Dda. «Con questi arresti – ha detto il generale dei carabinieri di Napoli, Vincenzo Giuliano – è stato messo a segno un ulteriore colpo all’illecito arricchimento di uno dei più pericolosi clan della provincia».

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Villaricca, ferito con tre colpi al volto: si salva


Villaricca. Ferito al volto con tre colpi di pistola, scampa miracolosamente alla morte. E’ successo nella notte tra lunedì e martedì, a Villaricca. Nel mirino dei sicari Savio Di Napoli, 30 anni, residente a Melito, pregiudicato per armi, ricettazione, reati contro il patrimonio e la persona. L’uomo è ora ricoverato nell’ospedale San Giovanni Bosco di Napoli, in prognosi riservata, ma non è in pericolo di vita. Il pregiudicato è giunto in ospedale alla guida della sua auto, una Rover, nonostante fosse stato ferito di striscio al capo e al torace. Secondo la prima ricostruzione, il 30enne sarebbe stato avvicinato da due giovani a bordo di una moto di grossa cilindrata e uno dei due ha fatto fuoco colpendolo. Sull’episodio indaga la squadra mobile del Commissariato di Giugliano-Villaricca. Gli agenti scavano negli ambienti criminali di Secondigliano: l’agguato potrebbe essere la risposta a qualche sgarro. Al momento della sparatoria non c’erano testimoni. Gli investigatori attendono che le condizioni del pregiudicato migliorino per poterlo interrogare.




Camorra: quattro arresti per la mattanza di Villaricca


Villaricca. Quattro ordinanze di custodia cautelare sono state eseguite dagli uomini della sezione omicidi della squadra mobile di Napoli nell’ambito di una inchiesta su un triplice delitto avvenuto a Villaricca il 5 novembre 1990. I destinatari dei provvedimenti sono Francesco Schiavone (capo del clan dei Casalesi, all’epoca dei fatti irreperibile: sarà arrestato un mese dopo in casa dell’assessore alle Finanze di Casale, Gaetano Corvino), Giancarlo Di Sarno, Raffaele Cantone e Domenico Feliciello (questi ultimi due camorristi di Parete). Le ordinanze sono state emesse dal gip Lucia Barone su richiesta dei pm Luigi Gay e Raffaello Falcone. I quattro sono accusati di aver partecipato all’agguato durante il quale furono uccisi Domenico Tambaro, boss di Villaricca, considerato il principale obiettivo dei killer, Vincenzo Mauriello e Vincenzo Ranucci. I sicari erano nascosti in un furgone che bloccò l’auto a bordo della quale viaggiavano le vittime. L’inchiesta, basata sulle rivelazioni di collaboratori di giustizia, inquadra la vicenda nell’ambito della lotta tra i clan della camorra – gli eredi di Bardellino da una parte, quelli del gruppo Alfieri dall’altra – per il controllo del territorio.




Boss d’altri tempi ucciso ad Acerra


Giugliano. Pregiudicato di Giugliano ucciso ad Acerra. A cadere sotto il fuoco dei killer è stato Aniello Siciliano, 68 anni. La vittima è stata colpita martedì pomeriggio da quattro colpi di pistola nel centralissimo corso Italia, a pochi metri dalla clinica «Villa dei Fiori». I sicari hanno atteso che Siciliano, denominato «’o streppone», parcheggiasse l’auto per sparare: è morto sul colpo. Immediate sono partite le indagini della polizia. La pista maggiormente battuta dagli inquirenti è quella dell’esecuzione di stampo camorristico. Aniello Siciliano nel giugno del 1967 fu accusato dell’omicidio di Vincenzo Stompanato, detto «’o pacchiotto» e per il quale fu condannato a 16 anni di carcere. Il pregiudicato, sposato, senza figli, andava spesso ad Acerra a trovare alcuni parenti, e non è ben chiaro se avesse legami con qualcuno dei clan locali.




Giugliano, finti disoccupati per non pagare il ticket: 40 denunciati


Giugliano. Una truffa al servizio sanitario nazionale è stata scoperta a Giugliano dai finanzieri del Comando provinciale di Napoli, quaranta le persone denunciate. Per ottenere l’esenzione dal pagamento del ticket per le prestazioni sanitarie, avevano dichiarato di essere disoccupati, nullatenenti. Avevano approfittato delle esenzioni previste per chi non ha alcun reddito, presentando delle autocertificazioni con cui attestavano di avere diritto alle facilitazioni previste, certi di non venire mai scoperti da un apparato burocratico che molto spesso dimentica di fare i controlli a tutto vantaggio dei furbi. Stavolta, però, è andata diversamente. L’operazione è stata condotta dai militari della Compagnia di Giugliano. Tra i denunciati figurano anche facoltosi imprenditori che ora dovranno rispondere del reato di truffa e di falso.




Ferito per difendere l’auto


Melito. Ferito durante un tentativo di rapina. Bruno Arpino, 41 anni, è rimasto ferito da un colpo di arma da fuoco esploso durante il tentativo di rapina della sua autovettura, avvenuto sabato scorso a Melito. Secondo quanto hanno accertato i carabinieri, due individui con il volto coperto, in sella ad una motocicletta, hanno avvicinato l’uomo in via Colonna, a Melito, una zona del centro cittadino, tentando di rubare la Ford Focus dell’uomo. Al tentativo di impedire il furto, i due hanno sparato un colpo di pistola che ha ferito l’uomo alla gamba sinistra e sono poi scappati senza riuscire a rubare la vettura. Immediatamente è scattato l’allarme. Sul posto sono giunti i carabinieri della Compagnia di Giugliano, diretti dal capitano Trombetti, che hanno ritrovato un proiettile di una pistola semiautomatica 765. Il 41enne, prontamente soccorso, è stato portato nell’ospedale San Giuliano, dove gli è stata riscontrata una ferita giudicata guaribile dai medici in dieci giorni.




Abusi nel cimitero di Marano, riaperta la cappella di San Giuseppe


Marano. Nuovi sviluppi per la vicenda degli abusi nella Cappella Cimiteriale della Congrega di San Giuseppe del Cimitero. All’indomani della ordinanza di chiusura disposta dal sindaco Mauro Bertini a tutela della pubblica e privata incolumità, è stato protocollata una parte della documentazione che sarebbe stata necessaria per scongiurare il provvedimento. In attesa di ulteriori atti, quindi, il sindaco ha disposto la sospensione fino al 12 luglio del provvedimento.




Nascondevano la droga in casa, sette arresti


Villaricca. Nascondevano la droga in un appartamento di Villaricca, sette arresti. Due fratelli della «167» di Secondigliano sono stati arrestati dalla Finanza con altri cinque componenti di una banda specializza nel traffico internazionale di stupefacenti nel corso di un’operazione coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia. Sequestrati quattro chili e mezzo di eroina, due di cocaina e tre chili di sostanze da taglio. La gang era a carattere prevalentemente familiare. La droga era nascosta a Villaricca in un appartamento nella disponibilità di Salvatore Esposito, cognato e omonimo del capo-cosca. I militari hanno arrestato anche il fratello Girolamo Esposito, 29 anni; Vincenzo Luongo, 55, Salvatore Di Matteo, 63, Rosario Morrone, 37, Ermenegilda Esposito, 35, e Paolo Ricciardi di 36. La merce arrivava in Italia dall’Olanda.




Gara di velocità in tangenziale, denunciati


Villaricca. Intercettati, inseguiti e bloccati durante una gara di velocità sulla tangenziale. Tre giovani – tutti al di sotto dei trent’anni, tutti di Villaricca – sono stati inseguiti con un’auto civetta nei pressi del casello di Agnano e fermati. I fatti risalgono allo scorso weekend. Due dei tre amici sono stati denunciati: sequestrati i veicoli, una maximoto Yamaha e un’Honda 660. A entrambi i motociclisti, che sono stati denunciati, è stata ritirata la patente. Il terzo è riuscito a fuggire.

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