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giovedì, Aprile 25, 2024
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RAPINAVA LE BANCHE EMILIANE, IN CELLA UN GIUGLIANESE

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GIUGLIANO – Era diventato il terrore delle poste ferraresi. Nel giro di un anno aveva organizzato e messo a segno quattro colpi, per un bottino di oltre 160 milioni di vecchie lire. Ma non aveva fatto i conti con la tecnologia: telecamere e intercettazioni telefoniche lo hanno inchiodato. Lui è Gennaro Micillo, 25 anni, residente a Giugliano, coniugato, muratore, con diversi precedenti penali, implicato nei colpi agli uffici postali di tre comuni emiliani: Corporeno(Fe), Argelato(Bo) e Renazzo(Fe), e inoltre all’agenzia ippica di Cento (Fe). Per lui le manette ai polsi sono scattate l’altro giorno. Lo hanno arrestato a Giugliano i carabinieri della locale Compagnia coadiuvati dai colleghi di Cento. Le indagini duravano da circa un anno. Micillo aveva messo a punto un perfetto piano per far soldi. E gli era sempre andata bene. Il suo compito consisteva nell’ eseguire i sopralluoghi agli obiettivi da colpire, ingaggiare complici fidati (tutti provenienti da Napoli), prenotare i viaggi in treno per l’andata e il ritorno. I rapinatori infatti, rimanevano in Emilia giusto il tempo necessario per i reati: arrivavano sempre in treno e ripartivano con il primo convoglio utile successivo al colpo. Proprio una telecamera sistemata alla stazione di Bologna ha ripreso il giuglianese mentre aspettava che arrivasse il treno coi complici. Ad incastrarlo ci hanno pensato le immagini ricavate da un’altra telecamera a circuito chiuso posta in una strada adiacente all’ufficio postale di Corporeno, dove si è consumata la prima rapina. Anche la Fiat Panda colore rosso parcheggiata nei pressi del luogo della rapina si è trasformata in un traccia contro il giovane. Le telecamere lo hanno immortalato anche a Renazzo, dove è stato ripreso all’esterno dell’ufficio postale mentre infilava una pistola in un borsello e indossava un cappello da football un attimo prima del colpo.

Il quadro finale ha posto Micillo in vetta a diverse bande di rapinatori operanti nelle province di Bologna e Ferrara.

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I COLPI – L’allarme tra gli uffici postali dell’Emilia è scattato il 12 ottobre 2001, quando due giovani banditi armati si sono affacciati alle poste di Corporeo. Un colpo facile che ha fruttato l’intero bottino della cassaforte più la borsetta di un’impiegata, contente 200 mila lire. Qualche mese più tardi, il 19 maggio 2002, un uomo armato di coltello, col viso coperto dal passamontagna, portava via dall’agenzia ippica di via Malagodi, a Cento (Fe), 5000 euro. Pochi giorni dopo due malviventi sono tornati in azione prendendo di mira l’ufficio postale di Argelato (Bo). Colpo da 25mila euro. Un mese di tregua e poi, il 28 giugno, tre banditi a viso coperto, di cui uno armato di pistola, hanno svaligiato le Poste di Renazzo fuggendo con 2mila euro.

LE INDAGINI hanno cominciato a indirizzarsi nella giusta direzione dopo che i detective avevano esaminato il filmato della prima rapina. Anche se le immagini non erano nitidissime ai carabinieri napoletani è parso di riconoscere tra i rapinatori Gennaro Micillo, una vecchia conoscenza dell’Arma. Le intercettazione telefoniche, alcune foto scattate e i pedinamenti hanno fatto capire agli agenti di aver imboccato la pista giusta. Il filmato della terza rapina non ha lasciato dubbi, così come una telefonata in cui Micillo commentava il risultato del colpo.

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