INTERNAPOLI. Dopo il notevole successo riscosso dalla monovolume C-Max, la Ford scende ancora in campo riproponendo la stessa ricetta ma con dosi aumentate. Il risultato si chiama S-Max per un totale di sette posti di capienza. Forme filanti ed atletiche si riconoscono in un frontale più spiovente e un portellone leggermente bombato. I segni distintivi di un indole sportiva non mancano certo a partire dalle nervature che segnano il cofano motore e le fiancate; in posizione insolitamente rialzata ai lati del frontale spiccano i fendinebbia tondi. Al posto canonico dei fendinebbia trovano posto ora due prese d’arie anch’esse molto grintose. La sportività continua nel cuore della vettura. Top di gamma è il Duratec 2.5 turbo da 220 cv (lo stesso della Focus ST) anche se a fare la differenza in fatto di numeri sul mercato saranno i 3 turbodiesel common-rail TDCi: un 1.8 da 125 cv, 2.0 FAP a 130 cv e 2.0 da 140 cv, disponibile con e senza filtro antiparticolato. Anche l’assetto asseconda lo spirito sportivo con un baricentro decisamente basso e sospensioni più rigide rispetto alla Galaxy. A richiesta Ford propone inoltre le sospensioni attive CCD con controllo continuo dello smorzamento che, con l’Esp, vengono gestite in modo integrato dal sistema di controllo interattivo sulle dinamiche del veicolo IVDC. Grande abitabilità grazie ad un’evidente ottimizzazione degli spazi all’interno. La terza fila di sedili grazie al Ford FoldFlatSystem può scomparire nel pavimento in modo da ottenere una superficie piatta. Con tutti i sedili posteriori abbassati, il volume utile è di 2.000 litri e la superficie disponibile è lunga 2 metri e larga 1,15. Per il momento la casa madre tace sugli allestimenti e le dotazioni restano ancora da definire, come pure i prezzi.
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